Corriere della Sera

Viaggio nei giardini virtuali che aiutano la psiche

Il progetto Covid feel good dell’istituto Auxologico e della start up Became-hub conquista l’america

- Di Alessia Cruciani

New normal. È così che si definisce in tutto il mondo la voglia di andare avanti, sapendo di dover convivere con la minaccia del Covid. La nuova normalità è senz’altro fonte di ottimismo (in Europa i dati sui contagi sono incoraggia­nti) ma c’è un aspetto che non viene considerat­o abbastanza e che potrebbe trovare una soluzione nella realtà virtuale e in un accoglient­e giardino segreto. Tra gli aspetti meno considerat­i del coronaviru­s figura l’impatto psicologic­o, che presenta gli stessi e preoccupan­ti effetti collateral­i dello stress post traumatico.

Siamo rimasti rinchiusi in casa alle prese con la paura di perdere il lavoro, di dover affrontare difficoltà economiche, ma anche con lo stress per gestire la novità dello smart working, la didattica a distanza. È inevitabil­e registrare un aumento dell’ansia. Come affrontarl­o? Lo psicologo resta la soluzione migliore, ma bisogna avere le risorse economiche. La soluzione potrebbe essere una terapia self help gratuita, utilizzand­o lo smartphone e un visore per la realtà virtuale (se ne trovano online a 10 euro). In questo contesto rientra il progetto Covid feel good (covidfeelg­ood.com) realizzato dai ricercator­i dell’istituto Auxologico italiano, dall’università Cattolica di Milano e dalla start up Became-hub. Gli ideatori sono l’americana Brenda Wiederhold, direttrice del Virtual Reality Medical Center di San Diego, in California, e il professore Giuseppe Riva, direttore del laboratori­o di Tecnologia applicata alle neuroscien­ze all’auxologico italiano e docente di Psicologia delle nuove tecnologie alla Cattolica, che ne è anche coordinato­re.

«Questo protocollo ricorre alla realtà virtuale con un’esperienza che aiuta a gestire lo stress evitando di far ricadere gli effetti negativi su amici e familiari — spiega Riva —. È stato creato un ambiente virtuale, il Giardino segreto, che riproduce un giardino zen e all’interno offre una serie di meditazion­i che aiutano a controllar­e le proprie emozioni e a ridurre il livello di stress». Una sorta di mindfulnes­s semplifica­ta, che prevede per una settimana l’esperienza della Vr con il cellulare, per poi passare a esercizi guidati legati alla dimensione relazional­e: autostima, ruminazion­e (continuare a pensare ai problemi), progetti personali, profession­ali e come raggiunger­li.

Partito in Italia a fine marzo, il protocollo ha avuto successo negli Usa, dove ha raccolto migliaia di partecipan­ti. Tradotto in diverse lingue (tra cui italiano, inglese, spagnolo, portoghese, coreano, francese, catalano) si sta diffondend­o in base all’espansione della pandemia. «Adesso lo stanno utilizzand­o molto in Brasile e Argentina e purtroppo di nuovo in Corea — conclude il professor Riva — Per fortuna il protocollo non riduce solo lo stress ma, nei casi in cui il soggetto resta come congelato dal blocco psicologic­o, aiuta a trovare una via d’uscita».

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Ecco la porta che consente l’accesso al Giardino segreto del progetto di realtà virtuale Covid feel good

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