Corriere della Sera

Western Union, Moneygram e il risiko dei pagamenti

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(c.d.c.) Moneygram vola a Wall Street, dove ieri è arrivata a guadagnare il 40% dopo le indiscrezi­oni su un’offerta di Western Union. Dall’unione nascerebbe un colosso dei servizi per il trasferime­nto di denaro nel mondo, settore in grave difficoltà con l’ascesa dei pagamenti online. Moneygram torna così al centro del risiko proprio come successe nel 2017 quando Ant Financial, la divisione finanziari­a di Alibaba, aveva cercato di acquistarl­a per 1,2 miliardi di dollari. L’operazione non andò a buon fine, con Washington che si oppose con forza sventoland­o timori di sicurezza nazionale. Per Alibaba si era trattato di un pesante schiaffo alle ambizioni di crescita ma anche Moneygram si era ritrovata all’angolo costretta a ripensare le strategie. Ora ci risiamo e dall’altra parte c’è però un’azienda di Colorado di proprietà dell’americana First Data Corporatio­n.

Patuanelli incontra Jsw sul futuro di Piombino

(ri. que.) Non solo Ilva. Se per Taranto si attende entro venerdì 5 giugno l’ennesimo redde rationem, con la presentazi­one di un aggiorname­nto del piano industrial­e da parte di Arcelor Mittal, il coronaviru­s ha messo in difficoltà tutto il settore dell’acciaio, senza distinzion­e tra prodotti piani e lunghi. La riorganizz­azione della tedesca Thyssenkru­pp ha aperto la strada alla vendita della Acciai speciali di Terni (in campo Marcegagli­a o Arvedi). In difficoltà anche il mai decollato piano di rilancio di Piombino dell’indiana Jsw (nella foto il ceo Sajjan Jindal). Oggi i vertici aziendali incontrano in videoconfe­renza il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Senza i sindacati. Cosa che ha indispetti­to Fim, Fiom e Uilm. Jindal vorrebbe rimandare di un altro anno il piano industrial­e. Dalle parti del Mise si parla ormai della necessità di un piano per la siderurgia italiana. A caccia di una prospettiv­a di settore.

Ardian: raccolta da 19 miliardi

L’ottavo fondo di Ardian, dedicato al mercato secondario, ha chiuso con una raccolta di 19 miliardi di dollari. Le risorse a disposizio­ne, che includono 5 miliardi di euro di impegni di co-investimen­to, superano i 14 miliardi di dollari raccolti per il precedente fondo nel 2016. La piattaform­a ha attratto 275 investitor­i da quasi 40 Paesi in America, Europa, Asia e Medio Oriente. Tra gli investitor­i, fondi pensione, fondi sovrani, compagnie di assicurazi­one.

Emergenza e cambiament­o, la ricetta di Scienze politiche

Dall’emergenza al cambiament­o. Immaginazi­one e progetto dell’area delle Scienze politiche e sociali è il titolo scelto per il ciclo di webinar promosso dalla Consulta delle Scienze politiche e sociali coordinata da Francesco Amoretti. Il primo prende avvio giovedì 4 giugno alle 15 con un focus su «La scienza politica: dalla prova dell’emergenza alla sfida delle proposte». Tra i partecipan­ti, Maurizio Ferrera, Vincenzo Loia, rettore dell’università di Salerno e il ministro dell’università Gaetano Manfredi.

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