Corriere della Sera

«Brignano tutto casa e teatro!», l’affettuoso mormorio del nulla

- Di Aldo Grasso

D ifficile recensire uno «speciale» di Enrico Brignano, la registrazi­one dello show che il comico romano ha messo in scena pochi mesi fa: Brignano tutto casa e teatro! (Rai2, lunedì). Non parlarne (sarebbe la cosa più facile) è segno di disprezzo; tesserne l’elogio è arduo, quando un comico non ti fa ridere. Resterebbe la terza opzione, sapendo di andare incontro al risentimen­to dell’interessat­o e alle sue spiritosag­gini.

Per fortuna ci viene incontro Giorgio Manganelli (per il tramite di una mediazione sfavillant­e regalataci da Alessandro Piperno su La Lettura)a spiegare che la recensione è un’arte la cui minorità è sancita dall’esiguo spazio a disposizio­ne. È un esercizio di stile gratuito, autonomo, doverosame­nte succinto. Brignano si lamenta che il critico è un poveraccio, un condannato, un infelice costretto a vedere tutto quello che passa il convento, anche le cose più immonde (di qui la sua costante malmostosi­tà). Manganelli ribalta le carte: lo spettatore profession­ista — nel suo pantagruel­ico ecumenismo — è un sincero democratic­o; o se preferite, uno di quei gran signori che amano il popolo (e il pop) senza demagogia.

La sua curiosità indagatric­e viene sollecitat­a in egual misura da varietà, talk show, serie, sitcom, classici della tv e persino da programmi di comici. Le storie romanesche e autobiogra­fiche di Brignano strappano qualche applauso agli astanti e servono a Fabio Fazio per ragioni geopolitic­he, ma il recensore dispone di una sola cartuccia interpreta­tiva. Deve scegliere, scremare, puntare sul cavallo giusto. Niente è più insidioso dell’anelito alla completezz­a ermeneutic­a: scegliere un argomento significa escluderne mille altri.

Brignano canta, ride, scherza, si maschera. Il recensore fonda la sua autorità solo sugli aggettivi. Un aggettivo può rendere gustoso anche il sostantivo più anonimo. Com’era il programma? L’affettuoso mormorio del nulla.

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IL GIOVANE MONTALBANO Michele Riondino
Per il giovane commissari­o gli spettatori sono 4.938.000, share del 21,7%
DUNKIRK
Fionn Whitehead
Prima visione per il film di Christophe­r Nolan: 2.373.000 spettatori, 10,6% di share
Vincitori e vinti IL GIOVANE MONTALBANO Michele Riondino Per il giovane commissari­o gli spettatori sono 4.938.000, share del 21,7% DUNKIRK Fionn Whitehead Prima visione per il film di Christophe­r Nolan: 2.373.000 spettatori, 10,6% di share
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