Renzi: Regionali, Italia viva correrà ovunque
«Ufficializziamo che Italia viva correrà alle prossime Regionali di settembre in tutte e sei le competizioni: Toscana, Campania, Puglia, Liguria, Marche, Veneto». Ad annunciarlo nella sua e-news è stato ieri Matteo Renzi, che ha sostenuto come «finalmente conteranno i voti e non i sondaggi: sarà una campagna elettorale difficile e con tanta fatica, ma ci divertiremo sicuramente come spesso accade durante le campagne elettorali, non c’è occasione migliore per avvicinare nuove persone». Italia viva dovrebbe presentarsi da sola in Veneto e in Puglia. Secondo il suo leader, il partito da lui fondato avrebbe «una visione da offrire, non solo singole ricette». Nei giorni scorsi, l’ex segretario del Pd aveva sparigliato le carte rilanciando l’antica battaglia sull’elezione diretta del premier, con una legge elettorale maggioritaria sulla falsariga di quella per l’elezione dei sindaci. Il tutto nonostante Italia viva abbia sottoscritto lo scorso gennaio l’accordo di maggioranza sul testo di riforma elettorale predisposto dal presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, il pentastellato Giuseppe Brescia. Riforma che prevede un sistema proporzionale con una soglia di sbarramento nazionale al 5% e il diritto di tribuna per i piccoli partiti (punto, questo, contro cui i renziani si sono battuti, ma voluto fortemente da Leu che ora ricorda come i patti vadano rispettati). «Se guardassi ai sondaggi oggi dovrei essere a favore del proporzionale perché hai un potere d’interdizione importante», ha detto tuttavia Renzi, «invece io non sono per il proporzionale ma per il maggioritario, sono per sapere la sera del voto chi ha vinto, come succede per i sindaci, io voglio che i cittadini decidano». Una mossa a sorpresa che spariglia le carte e che, come un effetto domino, spinge adesso il Pd a fare pressing per una rapida approvazione del testo di riforma all’esame della Camera dei deputati prima della pausa estiva.