Biden va dai parenti di George Floyd Il Congresso vuole un freno per gli agenti
Spinta per una riforma ai loro metodi: basta strangolamenti
La politica cerca di dare una risposta alle proteste per l’omicidio dell’afroamericano George Floyd. Quattro parlamentari democratici hanno messo a punto una proposta di legge per limitare i poteri della polizia e prevenirne gli abusi in tutto il Paese. Tra le misure c’è l’abolizione del cosiddetto «chokehold», la tecnica di strangolamento usata per bloccare un sospetto. Il poliziotto Derek Chauvin ha mostrato al mondo la versione più agghiacciante, schiacciando George con il ginocchio e il peso del corpo, per 8 minuti e 46 secondi, lunedì 25 maggio a Minneapolis.
Il provvedimento toglierebbe di mezzo le tutele e i privilegi che negli ultimi decenni hanno reso molto difficile punire i crimini commessi dagli agenti. L’iniziativa è partita dalla deputata Karen Bass, presidente del Congressional Black Caucus, il gruppo formato da 55 parlamentari democratici afroamericani. Ha aderito anche la senatrice Kamala Harris, tra le favorite per il posto da vice nel ticket presidenziale con Joe Biden.
Il piano dei parlamentari, però, non corrisponde allo slogan del movimento: «Defund the Police», tagliate i fondi alla polizia. I manifestanti di Washington lo hanno scritto a lettere cubitali gialle sulla 16esima strada, a cento metri dalla Casa Bianca. È da anni una delle richieste di Black Lives
Matter, l’organizzazione che ha dato un minimo di struttura alle marce di questi giorni, almeno nella capitale. L’idea non è quella di cancellare la polizia, ma di ridimensionarne i compiti, di demilitarizzarla. E il modo più rapido ed efficace per farlo è tagliare una parte del bilancio, destinandola ai servizi sociali e all’istruzione.
I dipartimenti di polizia fanno capo alle amministrazioni locali. A Minneapolis, dopo anni di riforme fallite, il consiglio comunale sta addirittura pensando a smantellare il Police Department, anche se il primo cittadino Jacob Frey è contrario. A New York il sindaco Bill de Blasio vuole sforbiciare il budget destinato alle forze dell’ordine, pari a 6 miliardi di dollari, il 6% del totale. A Los Angeles, il collega Eric Garcetti ha già annunciato una riduzione di 150 milioni di dollari.
In ginocchio
Il capo abbassato, ginocchio a terra per 8 minuti e 46 secondi: così Nancy Pelosi (al centro nella foto), Chuck Schumer (secondo da sinistra) e altri democratici hanno onorato la memoria di George Floyd al Congresso (Afp)
Frey, de Blasio e Garcetti sono democratici, così come il 70% dei sindaci alla guida delle prime cento metropoli. Ciò significa che si sta profilando una spaccatura tra i progressisti di Washington e i leader sul territorio. Joe Biden, lo sfidante di
Donald Trump, ha fatto sapere di essere contrario alla linea «Defund the Police». In molti si aspettavano che l’ex vicepresidente avrebbe chiarito la sua posizione a Houston, in occasione dei funerali di Floyd. Ma all’ultimo Biden ha rinunciato a presenziare alla cerimonia per non «causare disagi organizzativi». Una motivazione sorprendente, visto che d’ora in poi ogni suo spostamento provocherà inevitabilmente «un disagio». In ogni caso Biden ieri ha incontrato in forma privata la famiglia Floyd, durante la veglia nella città texana e oggi manderà un video preregistrato per la messa funebre.
I repubblicani, per il momento, osservano le mosse degli avversari. Forse perché anche loro sono divisi. La maggior parte dei conservatori è allineata con la versione trumpiana «law and order» e non considera necessaria una riforma drastica della polizia. Ma altri deputati e senatori potrebbero essere disponibili a negoziare con i democratici.