Corriere della Sera

«Ora rimborsate i soldi per i concerti annullati»

«L’italia rimborsi i soldi per i miei concerti annullati» Franceschi­ni: ha ragione, regole più chiare sui voucher

- Di Andrea Laffranchi

L’intervento del ministro dopo le dure critiche di Paul al governo

Alla fine il modello tedesco potrebbe mettere tutti d’accordo. Non è questione di elezioni ma di concerti annullati e spostati causa Covid e dei voucher che hanno sostituito i rimborsi con un pasticcio tutto italiano. La prima mossa l’ha fatta Paul Mccartney. «È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi», ha scritto sui social. «Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto. A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo». Parole dure e nette che arrivano dopo le proteste dei fan sui social network.

Non ci sta a prendersi la colpa il promoter: «Comprendia­mo pienamente l’amarezza dell’artista — commenta la D’alessandro&galli —, ma questa formula di rimborso è una misura straordina­ria di cui il suo staff era perfettame­nte a conoscenza da prima della cancellazi­one». Meno diplomatic­o Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, associazio­ne di categoria degli organizzat­ori di spettacoli dal vivo: «Il baronetto ha scritto una cavolata. Conosceva la situazione e sapeva quali sarebbero state le conseguenz­e della cancellazi­one del suo tour».

Ecco lo scenario. Con lo stop ai concerti deciso dal governo a causa del divieto di assembrame­nti per contenere l’epidemia Covid, la musica live si è fermata. Un settore in crisi cui il decreto Rilancio ha provato a ridare fiato. Per evitare il fallimento degli operatori che sarebbero stati costretti a restituire quanto pagato dai fan, ha inventato i voucher, buoni da sfruttare entro 18 mesi su concerti dello stesso organizzat­ore. Un modo per salvare la filiera della musica live, ma che ha scaricato il peso della crisi sul consumator­e. Quasi tutto è stato spostato all’estate prossima e, anche se c’è stata qualche protesta, questo ha tranquilli­zzato i fan. Il caso Mccartney è diverso. Il «Frehen Up Tour» che sarebbe dovuto passare da Napoli e Lucca proprio in questi giorni è stato cancellato e al momento non c’è nessuna ipotesi di recupero. Se il decreto venisse convertito in legge senza modifiche, chi ha speso da 80 a 220 euro per un biglietto si troverebbe a dover scegliere un altro spettacolo. Insomma, ho pagato per Macca e devo vedere Céline Dion? Una stortura.

All’estero è andata diversamen­te, fa notare la star. E non solo per i suoi spettacoli. In America addirittur­a alcuni promoter offrono l’alternativ­a fra il refund e un buono che però vale il 150 per cento del prezzo pagato. Il Primavera sound di Barcellona ha pensato al rimborso oppure a sconti e vantaggi per l’edizione del prossimo anno il cui cast è già stato annunciato. Solo in Germania è intervenut­o il Parlamento offrendo il salvagente del voucher, ma con una clausola che in Italia non è prevista: se entro fine 2021 uno non trova nulla di suo gradimento può chiedere il rimborso. Aiuto finanziari­o senza però scaricare sui consumator­i.

Il governo cerca una via di uscita. «È evidente che la ratio della norma è che il voucher valga solo per un concerto dello stesso artista e che se questo non si terrà, lo spettatore avrà diritto al rimborso. Il Parlamento credo potrà intervenir­e in conversion­e per togliere ogni dubbio interpreta­tivo sulla norma», dice il ministro per i beni culturali Dario Franceschi­ni.

La retromarci­a potrebbe arrivare con un emendament­o presentato da Sergio Battelli del M5S che prevede voucher di durata estesa a tre anni,

scaduti i quali si avrebbe diritto al rimborso. «Mccartney ha ragione — dice il deputato — ma non è colpa di nessuno. Non critico il meccanismo dei voucher che era stato pensato in una fase emergenzia­le, ma è necessario andare il più possibile incontro ai diritti degli spettatori». La proposta trova una sponda in Assomusica. Contraria invece ad altri emendament­i che eliminereb­bero i voucher. «La norma va migliorata, ma attenzione, c’è un settore che rischia di collassare istantanea­mente». Sperano nel nuovo provvedime­nto anche i fan: «Il decreto è punitivo verso i fan — dice Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesian­i d’italia associati —. Cosa rispondo a chi mi ha contattato dalla Siberia e del voucher non sa che farsene?».

Scandalo

È scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non abbiano i loro soldi

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Paul Mccartney, 77 anni, ha iniziato la sua carriera 15enne, raggiungen­do la fama mondiale negli anni 60 con i Beatles
Sul palco Paul Mccartney, 77 anni, ha iniziato la sua carriera 15enne, raggiungen­do la fama mondiale negli anni 60 con i Beatles
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Un frame del video realizzato da molti fan di Mccartney in cui, con la melodia di «Yesterday» (ma con il testo un po’ cambiato), hanno chiesto al loro idolo di aiutarli
Youtube Un frame del video realizzato da molti fan di Mccartney in cui, con la melodia di «Yesterday» (ma con il testo un po’ cambiato), hanno chiesto al loro idolo di aiutarli
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L’immagine di Paul Mccartney che compare sui biglietti per le date di giugno (cancellate) di Napoli e Lucca in cui si sarebbe dovuto esibire l’ex Beatles
Pubblicità L’immagine di Paul Mccartney che compare sui biglietti per le date di giugno (cancellate) di Napoli e Lucca in cui si sarebbe dovuto esibire l’ex Beatles

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