«Eravamo in quattro, ho perso tutti»
Scheda/3
● Claudio e Rita Landini, commercianti ambulanti in pensione di 73 e 70 anni, vivevano con il figlio Matteo 39, e Pierino, 81, fratello di Claudio, nella stessa casa di Santa Giulietta, nel Pavese
● Claudio, Rita e Pierino sono morti di Covid tra il 12 marzo e il 15 maggio. Matteo, contagiato, è guarito
«In casa eravamo in quattro, ora sono rimasto solo io. In due mesi ho perso il papà, la mamma e uno zio». Matteo Landini, 39 anni, ha un negozio di sport a Casatisma, nel Pavese. Vive poco lontano, a Santa Giulietta, 2.000 abitanti. Il primo dei suoi familiari portato via dal coronavirus è stato il padre Claudio, 73 anni, «perfettamente in salute». «Il 28 febbraio, dopo che da qualche giorno mostrava una febbricola persistente, ho chiamato il numero verde dedicato al Covid dove una voce mi ha rassicurato: “Si muore per soffocamento. Se suo padre non ha particolari problemi respiratori può stare tranquillo”».
Ma la temperatura non scende, per questo Claudio — racconta Matteo, tra quelli che hanno presentato l’esposto con «Noi Denunceremo» e assistito dall’avvocato Carlo Taormina — viene visitato da uno pneumologo che consiglia il ricovero. «Arriviamo al Pronto soccorso di Voghera alle 22 del 5 marzo, papà viene visitato alle 4 e dimesso alle 9. “Sta bene”, mi dicono. E torniamo a casa». Il 7 c’è un aggravamento e dopo una nuova corsa in ospedale viene intubato. Quattro giorni dopo l’uomo — commerciante ambulante in pensione come la moglie Rita, 70 anni — è morto. Era positivo. «Portiamo poi la salma alla cappella di Pastina di Bagnone, vicino a Massa. Il prete ci sbarra la strada in auto: “Non voglio che il carro funebre passi in paese perché le ruote infettano”. Cambia idea dopo una chiamata al 112». Nel frattempo si ammala anche la mamma, ricoverata il 5 marzo solo per «le mie insistenze. “Sta bene”, mi dicevano». La lasciano su una barella in Pronto soccorso. All’aggravarsi viene intubata. Le fanno un tampone e quattro giorni dopo l’esito è negativo «anche se il quadro clinico è da Covid». La donna si spegne il 21 marzo. Una settimana prima era stato ricoverato lo zio Pierino, 81 anni. Inizialmente è negativo e per questo gira «cinque ospedali». In uno di questi lo trovano «completamente disidratato e mi chiedo come sia stato possibile» prosegue Matteo, attaccato pure lui dal virus e guarito. Pierino muore di Covid il 15 maggio.
«Il 27 ho denunciato lo smarrimento presso l’ospedale della collana di mia madre. I carabinieri mi hanno detto che sono a conoscenza di decine di sparizioni analoghe».