Corriere della Sera

L’emergenza sanitaria

L’ocse avverte: Pil giù del 14% La Bce pensa alla bad bank

- Francesca Basso

L’incertezza su una possibile seconda ondata di contagi pesa sulle Previsioni economiche dell’ocse — e non solo —, che ieri ha stimato per l’italia un crollo della crescita nello scenario peggiore, pari al 14% e in quello base dell’11,3% per quest’anno. Con il debito pubblico che esplode al 170% nel primo caso. Ma il resto d’europa e del mondo non va meglio. Ieri la Federal Reserve, pur con stime diverse dall’ocse, ha deciso di lasciare i tassi di interesse a zero fino al 2022 perché il virus «pesa molto» sull’economia americana, che registrerà una contrazion­e del 6,5% (-7,3% per l’ocse) nel 2020 con la disoccupaz­ione al 9,3%, seguita da un rimbalzo del Pil pari al 5% nel 2021 e al 3,5% nel 2022.

La recessione economica scatenata dalla pandemia è la più grave da quasi un secolo, sottolinea l’ocse, che promuove le azioni messe in campo dall’italia per fronteggia­re l’emergenza, nonostante l’impatto sul debito pubblico: «Non è il momento di applicare le regole strettamen­te alla lettera. Oggi non dobbiamo focalizzar­ci sulle regole

● La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. La Bce sta studiando una bad bank contro l’onda lunga del Covid come quella del 3% dell’unione europea — ha detto il segretario generale dell’ocse, Miguel Angel Gurria durante la conferenza stampa —. Oggi dobbiamo impiegare tutte le risorse che abbiamo, non bisogna lasciare nulla da parte, per combattere il virus». Per accelerare la ripartenza l’ocse chiede ai governi un robusto sostegno fiscale e una spesa pubblica «ben mirata» ad aiutare i più vulnerabil­i e a fornire gli investimen­ti per una ripresa sostenibil­e. In questo contesto, la capoeconom­ista Laurence Boone giudica il Recovery Fund proposto dalla Commission­e Ue «una delle migliori iniziative scaturite da questa crisi». Oggi di Recovery Fund — che sta dividendo gli Stati membri (la Danimarca è passata dai contrari agli scettici) — discuterà l’eurogruppo, anche se non gli spetta redigerne la legislazio­ne. I ministri finanziari dei 19 Paesi che hanno adottato la moneta unica affrontera­nno «come incorporar­e nella struttura l’aspetto zona euro che è indubbiame­nte rilevante», ha spiegato una fonte Ue, aggiungend­o che l’appartenen­za della zona euro deve essere presa in conto nella governance del Recovery Fund, visto che il Semestre europeo formerà la base dei piani di ripresa

Debito pubblico

Nello scenario peggiore nel 2020 il rapporto tra debito e Pil dell’italia arriverebb­e al 170%

nazionali. Non sarà affrontato, invece, il tema di una bad bank europea per gestire i crediti deteriorat­i a causa della crisi, ha spiegato la fonte. La Bce, invece, starebbe studiando il dossier e avrebbe creato una task force dedicata, secondo la ricostruzi­one di Reuters. Due giorni fa il presidente del consiglio di Vigilanza Andrea Enria ha toccato il tema: «Ho sostenuto l’idea di società di gestione degli asset — ha detto — penso siano utili». Ma ha precisato che parlarne ora è «prematuro». Oggi il presidente dell’eurogruppo Mario Centeno lancerà il processo per l’elezione del suo successore, dopo la decisione di non ricandidar­si a un secondo mandato.

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Il credito
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