Corriere della Sera

I 40 mila euro raccolti per aiutare la piccola Bea Ma i genitori rinunciano

Messina, la campagna dell’asilo per la bimba ammalata Mamma e papà: «Grazie, meglio usare i fondi per i più poveri»

- Di Felice Cavallaro Corriere della Sera

da quando ha dovuto portare qui la bimba «perché è meglio Catania». E loro sono arrivati senza che Mirko Scarfo sappia bene ricostruir­e i tempi, sentendosi improvvisa­mente il doppio dei suoi anni addosso: «Può essere passata una settimana, ma potrebbe essere un mese. Non mi regolo più. Il mondo cade su di noi. So che dovremmo fare vivere questi momenti a Bea come fosse un gioco, per strapparle un sorriso. E ci provo. Ci prova mia moglie. Dobbiamo farcela. Non può finire così. Approfitto di ogni momento per sbirciare, per controllar­e, per chiedere a medici e infermieri. Quando mi ritrovo davanti a lei è una gioia. Per il resto provvedere­mo con le nostre forze...».

Lo ribadisce anche alla sorella Francesca, rimasta a Messina, catechizza­ta perché rifiuti ogni contributo economico: «Altri ne avrebbero più diritto». E lei, Francesca, molto più giovane, scongiura i suoi interlocut­ori: «Noi tutti vorremmo mantenere un basso profilo per evitare il rischio di sollevare polveroni. Trattandos­i di beneficenz­a non vorremmo che passasse come ostentazio­ne, come pubblicità...».

Dev’esserci alle spalle una educazione ferrea che si trasmette da fratello a sorella, in questa famiglia. Con una scelta che per certi versi sorprende, ma che viene apprezzata anche dall’animatrice della raccolta fondi, dalla direttrice Egle Cacciola. Pronta a spiegare che il team mobilitato nell’attivazion­e della piattaform­a di crowdfundi­ng ha comunque fatto scattare la sospension­e di questa straordina­ria colletta: «Restituiam­o ai donatori le somme erogate». Ma s’affaccia l’ipotesi indicata dal papà di Bea perché almeno una parte dei 40 mila euro venga stornata a favore di una o più famiglie bisognose. E non sarà difficile trovarne, purtroppo, nella città che non è ancora riuscita a cancellare la vergogna delle sgangherat­e baracche costruite per i terremotat­i del 1908.

tutte le notizie e gli aggiorname­nti dall’italia e dal mondo

 ??  ?? Insieme Mirko e Caterina Scarfò , i genitori di Beatrice, con la piccola bimba in braccio: Bea ha 4 anni ed è ricoverata a Catania
La vicenda
● Bea, una bambina di quattro anni, è ricoverata nel reparto di oncoematol­ogia pediatrica del Policlinic­o di Catania per una grave patologia polmonare e per la presenza di una grossa massa mediastini­ca
● Per le sue cure, grazie a una raccolta fondi, si è arrivati a mettere assieme circa 40 mila euro. Ma i genitori della bimba, Mirko e Caterina Scarfò, hanno fatto sapere di voler rinunciare a quei soldi
Insieme Mirko e Caterina Scarfò , i genitori di Beatrice, con la piccola bimba in braccio: Bea ha 4 anni ed è ricoverata a Catania La vicenda ● Bea, una bambina di quattro anni, è ricoverata nel reparto di oncoematol­ogia pediatrica del Policlinic­o di Catania per una grave patologia polmonare e per la presenza di una grossa massa mediastini­ca ● Per le sue cure, grazie a una raccolta fondi, si è arrivati a mettere assieme circa 40 mila euro. Ma i genitori della bimba, Mirko e Caterina Scarfò, hanno fatto sapere di voler rinunciare a quei soldi
 ?? Segui sul sito del ?? Su Corriere.it
Segui sul sito del Su Corriere.it

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy