Progetto e bonus Il piano del Milan per tenersi Gigio
Rinnovo, a giorni l’incontro. Dal Lione ecco Kalulu
«Guardiamo avanti a testa alta, lo spirito è quello giusto». Così Gigio Donnarumma ieri al suo popolo di 1,7 milioni di seguaci su Instagram. Se mai qualcuno avesse ancora bisogno di conferme, la sua maestosa prestazione contro la Juve dell’altra notte le ha di certo fornite, una volta di più. Il rigore sfiorato a Cristiano quel tanto che è bastato per mandare la palla sul palo, più altri tre-quattro interventi salvavita, ma non solo: contro Madama, il portiere del Milan ha certificato che la crescita tecnica e caratteriale che aveva mostrato fino a marzo non è stata interrotta dal lockdown.
Il Diavolo ha in casa un campione. Forse l’unico, visto che Ibrahimovic ha ormai la sua età e a fine stagione se ne andrà. Ecco perché il Milan farà bene ad affrontare e soprattutto a risolvere al più presto la questione contrattuale del suo portiere. Il nodo è la scadenza: Gigio sarà libero fra un anno, il 30 giugno 2021. Il rischio di perderlo a zero esiste. Sarebbe un autogol clamoroso. Fin qui, anche per via delle tribolazioni dirigenziali, il dossier è rimasto sul tavolo. Qualcosa però nelle ultime settimane si sta muovendo. La novità è che entro fine del mese il suo agente Raiola incontrerà il Milan. Un faccia a faccia chiave. Per il club, a trattare in prima persona ci sarà l’a.d. Gazidis, sempre più centrale. Oggi Donnarumma guadagna parecchio, 6 milioni netti, più del doppio di quei 2,5 che sono il nuovo tetto salariale imposto da Elliott. Ma per Gigio, saggiamente, verrà ammessa un’eccezione. Trovare un’intesa non sarà però semplice: è chiaro che Raiola non accetterà un ingaggio al ribasso. Il piano del Milan, ancora in via di perfezionamento, è proporgli uno stipendio-base sui 5-5,5 milioni di euro con l’aggiunta di bonus che gli consentano di pareggiare facilmente e poi superare l’attuale ingaggio. Dalla sua il Milan ha una carta: Gigio non vuole cambiare tanto per cambiare. Chiederà giustamente garanzie tecniche, oltre che economiche. È evidente che un Milan che fatica ad arrivare in Europa League non può essere una prospettiva convincente nel lungo periodo per un 21enne la cui valutazione è sui 50 milioni.
Juve, Psg, Real: c’è la coda. A dare una mano al Milan potrebbe però essere la fisiologica svalutazione dei cartellini causata dalla crisi del Covid che colpirà tutti. Raiola sa bene che se c’è un momento sbagliato per vendere è questo. Ingaggi, provvigioni, intermediazioni: nessuno quest’estate butterà soldi. Semplicemente perché non ce ne saranno. Ecco perché anche a lui, come a Gigio e al Milan, potrebbe convenire un rinnovo a medio termine, 2023 o 2024, in attesa di tornare sulla questione fra un anno. Per vedere anche dove sarà allora il Milan, se nella medesima zona grigia di ora o no.
Chissà che una mano non la possa dare Pierre Kalulu, 20 anni, terzino destro francese del Lione, di cui si parla un gran bene. Primo colpo di mercato, a parametro zero. Firmerà a giorni.