Corriere della Sera

«Basta video, finalmente si torna ai live»

La pianista Rana: il «mio» festival riparte anche per dare dignità a noi musicisti abbandonat­i

- Giuseppina Manin

«S ono stati mesi orrendi». Beatrice Rana, 27 anni, pianista di fama mondiale, che può vantare medaglie come il premio Abbiati, il Classic Brit Awards e il Cavalierat­o della Repubblica definisce così il suo lockdown. «E dire che l’ho vissuto da privilegia­ta, in casa dei miei in Puglia. Coccolata, ben nutrita, con un bel giardino… Ma sempre reclusa e costretta al silenzio come una monaca». Forse è per questo che Beatrice ha scelto di festeggiar­e il suo ritorno alla vita e alla musica in un ex-monastero, stavolta però fuori dalle mura. Quelle della magnifica abbazia di Santa Maria di Cerrate, vicino a Lecce, gioiello d’arte romanica restaurato grazie al Fai. Sfondo ideale per la quarta edizione di Classiche Forme, Festival internazio­nale di musica da camera ideato e diretto da lei, che lì si terrà dal 24 al 26 luglio.

«Tutti i concerti saranno all’aperto, nel cortile grande delimitato da chiesa, porticato, un’antica stalla. E due frantoi

Talento Beatrice Rana è nata a Copertino (Lecce) il 22 gennaio 1993 ipogei, perché lì accanto c’è un bosco di ulivi. Un luogo straordina­rio, una summa del Salento. Perfetto per esaltare la bellezza della musica».

Finalmente dal vivo. «Non ne potevo più di video fatti in casa, di streaming… Suonare via iphone sembra esser diventato normale ma non lo è.

In questi mesi ci siamo abituati a tutto, rassegnati a tutto. La profession­alità di noi musicisti è stata snaturata, ridotta a mero intratteni­mento social. I teatri sono in ginocchio ma possono ancora sperare in sovvenzion­i, noi invece non ci aiuta nessuno. I nostri impegni vengono cancellati uno via l’altro a volte senza neanche avvisarci, senza risarcimen­ti di sorta. Siamo una categoria abbandonat­a a se stessa. L’italia campa grazie all’arte, ma a nessuno interessa la nostra sopravvive­nza. In più manca la coesione, una logica che vada al di là del si salvi chi può. Dobbiamo provare a fare squadra, a ripartire insieme. Perché senza pubblico, senza concerti “veri”, non siamo nessuno».

Così, appena si è aperto uno spiraglio di luce, Beatrice si è messa al lavoro. «Gli spazi all’aperto del festival erano l’occasione giusta. Prima ancora che da direttore artistico stavolta ho ragionato da musicista. Mi sono messa nei panni di chi da troppo tempo è senza lavoro, senza prospettiv­e. E ho provato a fare quello che vorrei facessero per me».

Tenendo conto delle direttive di sicurezza, ha rimodulato il programma in modo da poter distanziar­e gli artisti in scena, riducendo i fiati alla sola flautista Silvia Careddu, dando spazio agli archi, ospitando per due settimane sette violoncell­isti in residenza diretti da Andres Rodrigo Lopez. Mentre Giovanni Sollima, special guest del festival, presenterà la sua nuova composizio­ne, Reperti, scritta durante la quarantena. «E per il pubblico, accesso limitato su prenotazio­ne. La sicurezza è il primo obiettivo, perché un concerto deve essere anzitutto un momento di benessere, da godere senza preoccupaz­ioni di sorta».

Al suo fianco, presidente del Festival, Sir Antonio Pappano, bacchetta prestigios­a, direttore musicale dell’accademia di Santa Cecilia e della Royal Opera House di Londra. «Il mio mentore di questi ultimi anni, con lui ho fatto il mio primo cd per orchestra, la mia prima tournée. Un musicista di enorme spessore, che come me ama moltissimo il Sud. Due meridional­i innamorati della musica. Non solo per il suo valore intrinseco ma perché ha il potere di avvicinare le persone, di permettere incontri. Cioè tutto quello di cui oggi sentiamo più bisogno».

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● Sir Antonio Pappano (nella foto), 60 anni, direttore musicale dell’accademia di Santa Cecilia e della Royal Opera House di Londra, è presidente onorario di Classiche Forme, Festival Internazio­nale di musica da camera diretto da Beatrice Rana che si tiene a Lecce
Presidente ● Sir Antonio Pappano (nella foto), 60 anni, direttore musicale dell’accademia di Santa Cecilia e della Royal Opera House di Londra, è presidente onorario di Classiche Forme, Festival Internazio­nale di musica da camera diretto da Beatrice Rana che si tiene a Lecce

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