Divorzio choc Pozzecco lascia Sassari
Torniamo alla pista. Previsioni su questo campionato?
«Chi era forte resta forte. Non avendo girato sarà interessante capire il lavoro dei motoristi senza riscontri dalla pista. Ci sono sempre varianti imprevedibili».
Bocciata la proposta di modificare il format delle qualifiche. Dispiaciuto?
«Un momento così offre delle opportunità. Fare due Gp sulla stessa pista consentirebbe di fare altri tentativi. La gara sprint era una possibilità, non è passata perché serviva l’unanimità delle squadre (la Mercedes era contraria, ndr), ma non è ancora detto che non troveremo altre idee innovative».
Per esempio?
«Ci faccia lavorare».
Vettel-ferrari, sorpreso dall’addio del tedesco?
«Non non me la sento di giudicare. Dico solo che è un pilota di grande talento e non ha ancora una macchina per il 2021. Spero per lui e per la F1 che l’avrà».
La Ferrari scommette su Leclerc-sainz, una coppia giovane. Non è un azzardo?
«L’automobilismo è una combinazione fra uomo, macchina e squadra. L’unica alchimia che può funzionare è quella che unisce tutto per vincere. Senza uno di questi elementi gli altri non funzionano, lo abbiamo già visto».
Quando?
«Senza la macchina non hanno vinto né Alonso né Vettel. Sebastian ha vinto quando aveva la vettura competitiva (con la Red Bull, ndr). Lo stesso per Schumacher. Quando è arrivato alla Ferrari nel 1996 ha dovuto aspettare fino al 2000 per il titolo. Puoi avere il talento, ma se non hai mezzo, team, affidabilità, no ce la fai. Bisogna mettere insieme tutto».
E quanto ci vuole? Lei ci ha messo un po’ ma poi ha aperto un ciclo.
«Ci pensavo prima: nel 1997 abbiamo perso all’ultima gara, nel ’98 pure, e nel ’99 anche ma almeno abbiamo conquistato il Mondiale costruttori. Poi sono arrivati gli anni belli. Se non ci siamo riusciti prima è perché non c’era il giusto mix».
Hamilton può raggiungere i 7 titoli di Schumacher, che effetto le fa?
«Mi suscita ricordi personali, di un bel periodo. Ma i record sono fatti per essere superati, e i tempi di adesso sono diversi da allora. Detto questo, Mercedes e Hamilton lavorano in modo straordinario».
Continua a pregare per suo amico Michael? il
«Ovviamente, prego sempre per lui».
Ha un grande talento, spero per tutta la F1 che lui corra ancora
dLeclerc-sainz Numero 1 o numero 2, dopo quattro-cinque Gp si capiscono le gerarchie d
Mick Schumacher Quando in F1? Ora spero vada bene in F2. È umile e maturo: farà strada
Quando vedremo Mick in F1? il figlio
«Spero che faccia una buona stagione in F2. Gli auguro ogni bene. È intelligente, maturo e umile. Penso che farà carriera».
Come si decide chi fa il secondo pilota? Sainz ha detto che non sarà la spalla di Leclerc.
«Lo chieda a Binotto non a me. Numero uno, numero due. Sono tutte c... Chi sta davanti all’altro dopo 4-5 gare stabilisce le gerarchie. Vale in tutte le squadre».
Lei è stato criticato per la gestione dell’inchiesta sui motori Ferrari del 2019. In giro si dice che abbia scelto la linea morbida perché suo figlio Nicolas è il manager di Leclerc. Come risponde?
«Sono chiacchere inevitabili, oggi giorno ne dicono di nuove. Funziona così, durano una settimana e poi si passa ad altro. La verità è che quando ho accettato questo incarico sapevo di dover prendere i lati postivi e anche quelli negativi. La mia coscienza è pulita, per me è importante soltanto essere trasparente con i membri della Fia, l’etica. Il resto fa parte del mio ruolo, incluse le voci spiacevoli».
Quindi quel caso lo affronterebbe esattamente come prima?
«Sì. È stato gestito con professionalità e trasparenza seguendo le regole. E poi su tante cose devo prendere le decisioni sulla base di quello che mi viene suggerito da chi contribuisce a darmi le informazioni, non agisco completamente da solo».
Avreste detto che Sassari e Gianmarco Pozzecco ( foto) si sarebbero separati dopo appena 15 mesi e dopo il 2° posto del 2019, una coppa europea (la Fiba Europe Cup) e la Supercoppa di Lega conquistata all’inizio di questa stagione? Sicuramente no e non tanto per un contratto che era stato esteso al 2022: Pozzecco sembrava aver
d Vettel
trovato il luogo giusto per esprimere il suo basket. Invece è saltato tutto: dissidi sul mercato con il presidente Sardara hanno portato al clamoroso divorzio. Oggi Sardara terrà una conferenza stampa per comunicare il nuovo coach: in pole c’è Jasmin Repesa, che sarebbe alla quinta esperienza italiana dopo Milano, Treviso, Roma e Fortitudo; l’alternativa è Maurizio Buscaglia, che ha lasciato Reggio Emilia.