Corriere della Sera

Vittime e contagi al minimo Mappa delle nuove infezioni

Turisti in coda da Nord a Sud, eccesso di passeggeri sui treni Individuat­i otto casi di positività nella zona di Fiumicino

- Agostino Gramigna

Solo fino ad un anno fa sarebbe stato considerat­o come un fatto normalissi­mo: un classico bollettino di incolonnam­enti e sudore sulle principali rotte verso il relax vacanziero. Tipico di un weekend d’inizio estate. Ma non ora. In epoca Covid l’assalto a spiagge, laghi e monti fa notizia.

Ieri è stato così. Già dalle prime ora del mattino sulle autostrade della Liguria le lunghe code hanno snervato gli automobili­sti. Identico scenario di attesa e di sudore su quelle dell’emilia-romagna. Nelle stazione Centrale di Milano, un eccessivo afflusso di persone verso le località balneari liguri e del lago di Garda ha costretto molte persone a scendere dai treni (ricordiamo che i posti sono dimezzati rispetto alla capienza normale). Le spiagge sono state prese d’assalto in Romagna: dai lidi ferraresi a quelli ravennati, giù fino a Rimini e Riccione. Si sono rivisti anche i turisti stranieri. Simile lo scenario sui lidi dei maggiori laghi. Sul ramo lecchese del lago di Como molte famiglie sono state costrette a far marcia indietro per eccesso di capienza. Tutto bene allora? Si riparte? Non è così. La voglia di mare o di montagna non cambia radicalmen­te un quadro che presenta diversi punti deboli. L’emergenza Covid non è sparita e i numeri sulle presenze di turisti nei prossimi mesi non fanno sognare.

Secondo Giorgio Palmucci, presidente dell’enit, alla stagione mancherann­o all’appello il 60-70% dei turisti stranieri (tra i 120 e i 140 milioni di presenze) e circa il 50% di italiani (poco più di 100 milioni) rispetto al 2019, quando si registraro­no 430 milioni di presenze.

Sul fronte sanitario, in Italia l’indice di trasmissio­ne del contagio di coronaviru­s si mantiene sotto la soglia di 1 in quasi tutte le regioni, e i nuovi contagi sono scesi a 175 (con il minimo storico dei decessi, 8, dal primo marzo). Tuttavia preoccupan­o i nuovi focolai, al momento una decina, tra il Nord e il Sud: a Mondragone, Caserta, dove sono stati messi in quarantena 700 persone; a Palmi; a Bologna, dove sono più di 60 i dipendenti contagiati del magazzino dell’azienda Bartolini; e poi a Montecchio, Reggio Emilia, Bolzano, Como, nelle province di Prato e Pistoia, a Porto Empedocle, Alessandri­a, Roma e, da ultimo, nella città di Fiumicino dove il focolaio è stato innescato dal dipendente di un bistrot e si contano 8 positivi.

Palmucci intravede un filo di luce. «Da nostri sondaggi emerge che il 47% degli italiani a luglio e agosto farà almeno una settimana di vacanza. E più dell’80 prevede di restare

Il sondaggio Palmucci (Enit): il 47% degli italiani farà almeno una settimana di vacanza

in Italia». Secondo l’enit la situazione è più critica per le città d’arte come Firenze, Venezia e Roma e località di mare come Capri: «Qui gran parte del turismo proviene da America e Asia, i luoghi più colpiti». Andrà meglio alle zone di riviera come quella romagnola e veneta, grazie ai tedeschi, austriaci e svizzeri. «Un turismo di prossimità. Perché si tratta di zone che hanno grandi spiagge dove è più facile garantire il distanziam­ento e sono raggiungib­ili con le auto. I flussi del traffico aereo sono da brividi».

La buona notizia, continua Palmucci, proviene dalle analisi social: «L’italia resta la destinazio­ne più desiderata e la si associa sempre meno al Covid». Chiude con una previsione: «Si ritornerà ai livelli del 2019 non prima del 2023».

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(foto: Ansa) In piazza La manifestaz­ione in piazza Santi Apostoli, a Roma

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