Corriere della Sera

«Errore madornale rifiutare quei fondi. I voti di FI ci sono»

- Marco Galluzzo

ROMA «Noi abbiamo sempre detto che il Mes è necessario ed essenziale per un Paese come l’italia, che ha certamente bisogno di ristruttur­are il suo sistema sanitario, figuriamoc­i se è ragionevol­e non prendere quei soldi quando sono senza condiziona­lità e a tassi di interessi praticamen­te negativi. Non farlo sarebbe un errore madornale».

Antonio Tajani, vicepresid­ente di Forza Italia, non capisce sino in fondo le ragioni di un governo che per il momento ha deciso di non decidere e che ha fatto dell’attendismo la sua linea politica.

Cosa c’è di sbagliato nella posizione del capo del governo?

«C’è in primo luogo che ancora non ci ha convocato come forze di opposizion­e per scrivere insieme un piano di riforme come avviene in tutti i Paesi civili ed evoluti. C’è che non portare in Parlamento la decisione se prendere o meno i finanziame­nti del Mes non ha fondamento, anche se passasse con i voti determinan­ti di Forza Italia non sarebbe una tragedia, non avrebbe ripercussi­oni sulla tenuta della maggioranz­a, perché in questo caso, come per gli scostament­i di bilancio, discutiamo non della tenuta del governo ma di cosa serve veramente a questo Paese e agli italiani».

Eppure sembra che il governo non abbia proprio voglia di esporsi prima del Consiglio europeo su un argomento tanto delicato, almeno per il Movimento Cinque Stelle che rischia di spaccarsi.

«Fare una riforma della sanità è indispensa­bile, lo abbiamo visto durante l’emergenza, per quanto ha sofferto il nostro sistema. Anche se questi soldi andranno alle Regioni, sono sempre soldi che servono all’italia e per questo serve un passaggio parlamenta­re, perché non si tratta della fiducia o della tenuta del governo, ma del sistema Italia».

Quindi se si votasse e il governo non avesse la sua maggioranz­a ma il soccorso di Forza Italia non ci sarebbe alcun problema?

«Non è una fiducia al governo stiamo soltanto parlando di un Meccanismo europeo che ci consente di avere 36 miliardi di euro con il miglior tasso di interesse in circolazio­ne nel mondo. Significhe­rebbe anche dare un segnale a nostro giudizio positivo all’unione europea anche per il Recovery plan e per le riforme che il nostro Paese deve fare».

I vostri stessi alleati di centrodest­ra, da Giorgia Meloni a Matteo Salvini, agitano lo spauracchi­o della Troika.

«Su questo posso solo dire che non siamo d’accordo, hanno una posizione aprioristi­ca, non fondata sui fatti. È chiaro che bisogna fare le riforme, da quella fiscale a quella della giustizia civile, sino a quella della burocrazia. Il nostro Paese ha bisogno di una grande rivoluzion­e e questi fondi europei vanno in questa direzione».

Quello del Movimento è un pregiudizi­o infondato nei confronti del Mes?

«Ripeto, c’è solo l’infondato spauracchi­o della Troika, che in questo caso non esiste: non siamo la Grecia e non è questo Mes quello che servì ad affrontare anni fa le crisi finanziari­e di alcuni Paesi europei. Io credo che il governo alla fine non possa non portare la questione in Parlamento, che deve controllar­e il governo, senza alcuna velleità di commistion­e politica nelle scelte economiche».

 ??  ??
 ??  ?? Eurodeputa­to Antonio Tajani, 66 anni, vicepresid­ente di Forza Italia. È stato presidente del Parlamento europeo
Eurodeputa­to Antonio Tajani, 66 anni, vicepresid­ente di Forza Italia. È stato presidente del Parlamento europeo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy