Le foto delle vittime per la prima volta tutte insieme. Ecco chi c’era a bordo dell’aereo: le storie e le vite spezzate
Andres Cinzia (24)
D’alfonso Salvatore (39)
Fullone Rosario (49)
Lachina Giuseppe (58)
Morici Paolo (39)
Siracusa Marianna (61)
AAndres Luigi (32)
D’alfonso Sebastiano (4)
Gallo Vito (25)
La Rocca Gaetano (39)
Norrito Guglielmo (37)
Speciale Maria Elena (55)
Baiamonte Francesco (55)
Davì Michele (45)
Gatti Domenico (44)
Licata Paolo (71)
Ongari Lorenzo (23)
Superchi Giuliana (11) nche noi ci siamo trovati di fronte ad una sagoma da completare, come quella del Dc9 dell’itavia conservata nell’hangar di Bologna. Ma i nostri detriti erano volti; non i frammenti di una carlinga. Alla vigilia del 40esimo anniversario della tragedia di Ustica, ci siamo accorti infatti che, incredibilmente, alla conta mancavano proprio loro: i volti delle 81 vittime del disastro, come fossero stati risucchiati da questi anni di infinite polemiche e di complotti. In quale profondità si erano inabissati? Finora solo 5 o 6 foto circolavano in rete di quel gruppo di passeggeri sorpresi dalla morte in volo: quelle del comandante
Bonati Paola (16)
De Cicco Giuseppe Calogero (28)
Gherardi Guelfo (59)
Liotta Maria Rosaria (24)
Papi Paola (38)
Torres Pierantonio (32)
Il progetto
● Sul sito internet www.corriere.it il grafico interattivo che raccoglie le foto delle vittime della strage di Ustica
● Dietro ad ogni immagine un breve profilo. Un lavoro di Alessandro Fulloni, Alessio Ribaudo, Carlotta Lombardo
Bonfietti Alberto (37)
De Dominicis Rosa
(21)
Greco Antonino (23)
Lupo Francesca (17)
Parisi Alessandra (5)
Tripiciano Giulia Maria Concetta (45)
Bosco Alberto (41)
De Lisi Elvira (37)
Gruber Martha (52)
Lupo Giovanna (32)
Parrinello Carlo (43)
Ugolini Pierpaolo (33) Domenico Gatti, in giacca e cravatta; del primo ufficiale Enzo Fontana, serio con maglione e camicia; degli assistenti di volo, Rosa De Dominicis, nei suoi lunghi capelli neri e Paolo Morici, che ha
Calderone Maria Vincenza (58)
Di Natale Francesco
Manitta Giuseppe (54)
Parrinello Francesca (49)
Valentini Daniela (29)
Cammarata Giuseppe (19)
Diodato Antonella
Marchese Claudio (23)
Pelliccioni Anna Paola (44)
Valenza Giuseppe (33)
Campanini Arnaldo (45)
Diodato Giuseppe
Marfisi Daniela (10)
Pinocchio Antonella (23)
Venturi Massimo (31) quasi un’espressione antica. E poche ancora. E le altre?
Erano ancora sommerse. Giù nella profondità di ricordi privati. Di dolori infiniti. Quasi intatte. Così abbiamo deciso di metterci a cercarle, una a
Casdia Antonio (32)
Diodato Vincenzo (10)
Guarano Andrea (37)
Marfisi Tiziana (5)
Pinocchio Giovanni (13)
Volanti Marco (36)
Cappellini Antonella (57)
Filippi Giacomo (47)
Guardì Vincenzo (26)
Mazzel Rita Giovanna (37)
Prestileo Gaetano (36)
Volpe Maria (48) una. Seguendo il filo di cognomi, avvocati, eredi. Un lavoro collettivo durato giorni, che ha portato alla luce tante ferite ancora aperte. Molti parenti non erano nemmeno mai stati contattati in questi anni; mentre
Cerami Giovanni (34)
Fontana Enzo (32)
Guerino Giacomo (19)
Mazzel Erta Dora Erica (48)
Reina Giulia (51)
Zanetti Alessandro (8)
Relitto
I resti del Dc9 Itavia conservati nel Museo per la Memoria di Bologna
Croce Maria Grazia (40)
Fontana Vito (25)
Guerra Graziella (27)
Mignani Maria Assunta (30)
Riina Andrea (24)
Zanetti Emanuele (39)
D’alfonso Francesca (7)
Fullone Carmela (17)
Guzzo Rita (30)
Molteni Annino (59)
Ronchini Costanzo (34)
Zanetti Nicola (6)
le foto dei loro cari se ne stavano custodite come tesori di famiglia. Con riserbo e dignità, quasi a tenerle lontane da tutto l’orrore. C’è chi ha fotografato con il cellulare un quadretto sopra al comodino; chi ha aperto il portafoglio. Molti hanno pianto. Ci sono arrivate immagini bellissime e strazianti: come quella di Daniela Marfisi, 11 anni, nella sua tuta da sci. Ma c’è anche chi non ha voluto darci niente. Un uomo di Marsala, che in quel devastante 27 giugno perdette fratello, nuora e nipote ha risposto così: «Non ce la faccio. Da quel giorno non ho più aperto l’album delle nostre foto di famiglia». Sono quei buchi neri che vedete, feritoie di una sagoma che ancora non riesce a comporsi.