Corriere della Sera

Stavolta la rimonta fa sorridere Inzaghi La Lazio resiste a - 4 dai bianconeri

Immobile su rigore e Luis Alberto ribaltano la Fiorentina in gol con Ribery

- Lazio Fiorentina 2 1 Stefano Agresti

La Lazio non si arrende, reagisce alla sconfitta di Bergamo e alla raffica di infortuni che l’ha colpita, rimane aggrappata alla Juve. Stavolta è la squadra di Inzaghi a rimontare: la Fiorentina va avanti con un gol fantastico di Ribery, colpisce una traversa, ma nell’ultimo quarto di gara arriva la scossa vincente di Immobile (rigore contestato) e Luis Alberto. Così i biancocele­sti restano a 4 punti dalla vetta: il distacco non è irrilevant­e però concede la possibilit­à di continuare a sognare.

Soprattutt­o dopo questo successo, conquistat­o con gli uomini contati, al punto che in panchina c’erano soprattutt­o ragazzini e acciaccati. Chi chiedeva alla Lazio una risposta dopo la rimonta subita dall’atalanta, l’ha avuta: la squadra di Inzaghi c’è ancora, la lotta per lo scudetto rimane viva. Ma anche la Fiorentina ha dato segnali incoraggia­nti.

La scelta di Iachini — squalifica­to — è sorprenden­te, perché schiera una formazione offensiva negli uomini (dentro Dalbert e Ghezzal, fuori Igor e Pulgar) e anche nell’atteggiame­nto. I viola quasi aggredisco­no. E la Lazio, stavolta aspetta, forse temendo che le energie si esauriscan­o di nuovo come con l’atalanta. I biancocele­sti perdono qualche palla di troppo in uscita, sembrano molli. A svegliarli provvede il genio di Ribery. Al 25’ riceve palla a sinistra, dribbla Patric e Parolo, infila Strakosha sul primo palo evitando il rientro di Acerbi: mezza Lazio fatta fuori, il colpo del fuoriclass­e. La squadra di Inzaghi alza il ritmo, prova a impadronir­si del gioco, lo scudetto sta sfuggendo via. I viola però difendono bene. Così, a parte due colpi di testa, la Lazio deve affidarsi al tiro da fuori: Luis Alberto ne sbaglia tre di fila.

La Fiorentina può chiudere la partita a inizio ripresa ma Strakosha ferma Castrovill­i e, soprattutt­o, la traversa ribatte un gran sinistro di Ghezzal. Allora la Lazio rimette la testa fuori. I viola concedono poco però, non appena si distraggon­o, vengono puniti. È Caicedo a infilarsi alle spalle dei difensori, cerca Dragowski che in uscita lo tocca: rigore. Immobile trasforma, è il 28° gol del capocannon­iere.

Il colpo decisivo arriva a 7 minuti dalla fine, quando Ribery ha cominciato a passeggiar­e anziché a volare, e Inzaghi ha cambiato gli uomini ha chiesto aiuto alla forma precaria di Marusic e Lukaku. La giocata della vittoria nasce in mezzo al campo, Luis Alberto cerca un compagno e trova Igor, il quale gli lascia la palla al limite dell’area: il destro s’infila nell’angolo. Finisce con una specie di corrida: le proteste viola, le espulsioni di Vlahovic (gomitata) e Inzaghi (proteste). Ma lo scudetto, per la Lazio, è sempre lì.

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Luis Alberto segna il gol del 2-1e poi sembra zittire le critiche
(Ap) Polemico Luis Alberto segna il gol del 2-1e poi sembra zittire le critiche

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