Corriere della Sera

Torino controvent­o a Cagliari La rimonta si ferma a metà

Granata dal 3-0 al 3-2, poi Joao Pedro cala il poker e Zenga può sognare l’europa

- DAL NOSTRO INVIATO Manlio Gasparotto

CAGLIARI Le parole se le porta via il vento. E in Sardegna il vento è una piacevole brezza, che scompiglia i capelli della squadra (non) di Walter Zenga soffiando dall’inizio alle spalle dei rossoblù. Che scappano, soffrono e vincono.

Le parole sono le urla che attraversa­no l’arena, dove il Toro parte così forte da ingannare se stesso. Tre minuti e tre conclusion­i, da un tacco di De Silvestri ai tiri di Meité ed Edera da fuori area. Nulla però che accenda la luce, come invece fa Joao Pedro un minuto dopo con un destro che non va lontano dal palo di Sirigu. Una scintilla può accendere un incendio se c’è vento.

È, sarebbe, il campanello di allarme se fosse notato. È evidente che da una parte c’è una squadra carica ma in qualche modo svagata, il Toro, dall’altra una che prende prima le misure poi si sistema, cerca spazi appoggiand­osi a Nainggolan (appena recuperato) con ruvidezza ed efficacia. La partita svolta al 12’ su un destro da venti metri di Nandez, che in A segna solo al Toro (in rete anche all’andata), l’uruguaiano è l’uomo che taglia in due sia il campo che la partita: pesca l’angolino su una respinta della difesa e sposta l’inerzia del match.

Anche sotto, il Toro sente di poterla vincere, ma solo Sirigu con le sue urla e Meité con recuperi e passaggi sono all’altezza, Aina soffre e si abbassa mentre Edera è smarrito perché il Cagliari esce con Rog e Nandez, due mediani, due opzioni che lo saltano e lo mandano in tilt. Giocherà da solo sbagliando tanto. Il Toro attacca, il Cagliari fa 2-0 con un contropied­e scolastico e il destro di Simeone. I sardi controllan­o il match (che Belotti potrebbe riaprire al 37’) e pare lo chiudano al 1’ della ripresa con Nainggolan che accarezza il palo. Invece.

A mezzora dalla fine Longo può inserire la qualità di Verdi e Ansaldi: il piano era arrivare vivi al 60’ perché i due hanno un’autonomia limitata ma basta un attimo e la squadra cambia pelle: il Toro fa il Toro, schiaccia i sardi e in un amen fa 3-2 con Bremer e Belotti. Stavolta è Zenga a urlare «Siamo bassi». Il 3-3 sembra scritto nell’aria, ma ancora il vento soffia nelle vele rossoblù, è Nkoulou a regalare il 4-2 ai sardi con un fallo ingenuo su Pellegrini. Joao Pedro firma il poker che rilancia il sogno europeo di Zenga mandando il Toro a fare un pieno di grinta e generosità. Servirà martedì con la Lazio. Longo si tiene stretta la reazione dei suoi: «I momenti belli arriverann­o».

 ??  ?? In forma Giovanni Simeone, 24 anni, segna il 20 per il Cagliari. Simeone è andato in gol per tre gare consecutiv­e di serie A per la prima volta dall’aprile 2018 (Getty Images)
In forma Giovanni Simeone, 24 anni, segna il 20 per il Cagliari. Simeone è andato in gol per tre gare consecutiv­e di serie A per la prima volta dall’aprile 2018 (Getty Images)

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