Vittoria verde nelle città al voto Un messaggio per Macron
Da Marsiglia a Lione, vincono gli ambientalisti. Batosta per il partito del presidente, si salva il premier Philippe
Successo ecologista nelle elezioni municipali in Francia. Ai Verdi città come Marsiglia e Lione. In Polonia in testa nel primo turno delle presidenziali il sovranista Duda.
«Un’ondata verde si leva in Francia», esulta in diretta televisiva la portavoce di Europe Ecologie-les Verts (EELV), Eva Sas: gli ecologisti ottengono una grande vittoria al secondo turno delle elezioni municipali conquistando città importanti come Lione (il sindaco sarà Grégory Doucet), Bordeaux (Pierre Hurmic), Marsiglia (Michèle Rubirola), Strasburgo (Jeanne Barseghian), Poitiers (Léonore Moncond’huy), Besançon (Anne Vignot) e Tours (Emmanuel Denis). «Quel che ha vinto stasera è la volontà di un’ecologia concreta, in azione», ha aggiunto il leader della formazione ambientalista, il deputato europeo Yannick Jadot che vede adesso prendere forma nei fatti una candidatura alle elezioni presidenziali del 2022.
Grande delusione nel campo della République en Marche, il partito di Macron, con la portavoce del governo Sibeth Ndiaye che incolpa «le divisioni interne di un movimento che è comunque nato appena quattro anni fa», e il ministro Julien Denormandie che aggiunge «i francesi ci stanno dicendo che dobbiamo andare più velocemente, molto più velocemente sull’ecologia». I macronisti perdono in molte città ma non a Le Havre, dove si presentava il premier Edouard Philippe che si è imposto nettamente sul candidato comunista Jean-paul Lecoq. Ora Philippe — e soprattutto Macron — dovranno decidere se il primo ministro debba continuare con il ruolo di capo del governo a Parigi o se invece scegliere il municipio della città portuale della Normandia.
Nella capitale, la quasi scontata affermazione della sindaca uscente Anne Hidalgo (sinistra) ha assunto proporzioni più grandi del previsto con oltre il 50% dei voti. Hidalgo, che ha battuto Rachida Dati (destra) e Agnès Buzyn (LREM) ha tratto vantaggio dalla sua alleanza con il verde David Belliard.
Macron, che si è detto «preoccupato per l’astensione» (oltre il 60%) dovrà adesso tenere conto del successo verde nella già prevista formazione di un nuovo governo per gli ultimi due anni del suo mandato.