L’orchestra di quartiere «Così abbiamo vinto il David di Donatello»
L’orchestra di Piazza Vittorio è nata come progetto rionale, al quartiere Esquilino di Roma. Ha messo insieme musicisti immigrati, diplomati e autodidatti. Doveva essere una esibizione una tantum e invece, diciotto anni dopo, in piena emergenza virus ha vinto il David di Donatello, categoria «miglior musicista», con un film dove gli orchestrali sono interpreti e attori: il film è una rivisitazione dell’opera di Mozart come favola musicale filtrata dai musicisti attraverso la cultura dei loro Paesi d’origine. All’orchestra di Piazza Vittorio «Buone Notizie», che sarà in edicola domani come ogni martedì (gratis) con il Corriere della Sera, dedica la copertina. L’orchestra ha all’attivo concerti, album, iniziative nelle scuole e perfino, appunto, un film.
Per le storie della settimana, Aldo Cazzullo racconta come la Fondazione Operation Smile, che si prende cura in Italia e nel mondo dei bambini nati con labiopalatoschisi restituendo loro il sorriso, è riuscita a non interrompere la sua attività durante il Covid e nonostante le misure di quarantena.
E ancora, in una intervista il professor Oliviero Baccelli spiega perché sarà il treno, grazie ai progressi del materiale rotabile e alle conquiste dell’elettrico da fonti rinnovabili, a vincere la sfida della mobilità sostenibile rispetto all’aereo, con un impatto sull’ambiente di uno a dieci.
Da Caserta arriva poi un esempio di senso civico: un gruppo di imprenditori ha risposto all’appello del sindaco della città per la manutenzione dei «Campetti», riportando il decoro nella grande piazza interamente pavimentata a prato della Reggia. Infine, l’inchiesta affronta il tema delle imprese di comunità, nate per iniziativa di gruppi di cittadini sul territorio, in piccoli borghi ma anche in quartieri privi di servizi e risorti grazie al «fare insieme».