Furia Commisso «Var a chiamata e più rispetto per la Fiorentina»
La Fiorentina è furiosa. La sconfitta contro la Lazio ha lasciato il segno. I viola contestano il rigore di Caicedo, che va giù prima di essere toccato da Dragowski e le mancate espulsioni di Bastos nel primo tempo (fallo su Ghezzal) e di Parolo alla fine per doppia ammonizione. Da New York si è fatto sentire il presidente Rocco Commisso (foto), felice per la prestazione di Ribery, molto meno per il risultato e per le gravi indecisioni dell’arbitro Fabbri. «Dopo aver visto le immagini e aver letto i commenti, molto critici sulla direzione arbitrale, mi domando come mai non sia ancora stato deciso un utilizzo più significativo e utile della tecnologia. L’ho già detto e lo ripeto: credo che bisognerebbe concedere alle squadre la possibilità di richiamare gli arbitri davanti al monitor». Il Var a chiamata come in altri sport. «Le regole sarebbero da definire, ma così si abbatterebbero le polemiche e si chiarirebbero molti dubbi. Su questo tema continuerò la mia battaglia. Per il rispetto della
Fiorentina e dei suoi tifosi, ma anche del calcio italiano». Commisso non ci sta. Aveva alzato il tiro già dopo la trasferta di Torino con la Juventus. Ora si ripete. Il suo rapporto con la classe arbitrale è complesso. La sua strategia chiara: vuole che la Fiorentina conti di più. Anche per questo, il suo braccio destro, il d.g. Joe Barone, si è candidato a diventare consigliere di Lega.