Imu più bassa con l’addebito sul conto
La novità nel decreto Rilancio: riduzione fino al 20% Prorogata a fine anno la validità dei documenti scaduti
Un incentivo per chi paga l’imu con addebito sul conto corrente. Lo sconto per chi fornirà le coordinate bancarie potrebbe arrivare fino al 20%, ma a stabilirlo in via definitiva saranno comunque i sindaci, riservandosi di accordare o meno il premio sull’imposta municipale. A introdurre la novità è un emendamento al decreto Rilancio, approvato dalla commissione Bilancio della Camera, dove i lavori faticano a rispettare il calendario auspicato dal governo. Il testo del provvedimento con la maxi manovra da 55 miliardi di euro era atteso in Aula per venerdì, ma è ormai più che probabile uno slittamento alla prossima settimana. Il presidente della commissione, Claudio Borghi (Lega), ha già chiesto ulteriori approfondimenti e intanto la conferenza dei capigruppo al Senato ha indicato la data del 14 luglio per l’approdo del provvedimento in aula a Palazzo Madama.
Il testo del decreto è nel frattempo oggetto di modifiche, oltre alla proposta del leghista Massimo Garavaglia, intitolata «Premia chi paga» per lo sconto del 20% sull’imu, tra gli emendamenti approvati figura la proroga della validità dei documenti di riconoscimento fino al 31 dicembre (la misura vale per patenti e carte d’identità, scadute o in scadenza dal 31 gennaio in poi). Tra le norme oggetto di modifica c’è il super bonus al 110% per interventi di efficientamento energetico sugli edifici, nella nuova versione, attesa per oggi, la norma dovrebbe estendere il credito di imposta al 110% alle seconde case anche unifamiliari. Nella riformulazione dovrebbe, inoltre, essere previsto un allungamento del periodo di utilizzo del bonus, estendendolo fino al 30 giugno 2022, ma solo per lavori di efficienza energetica per le case di edilizia popolare. Restano per ora esclusi da questo tipo di incentivo gli alberghi. Una nota dell’agenzia delle Entrate segnala poi le istruzioni per beneficiare di una delle misure predisposte nel dl Rilancio: dal 13 luglio prende avvio l’opzione per la cessione tramite comunicazione via web dei crediti d’imposta per botteghe e negozi e per la locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda.
Sul versante dei conti pubblici emerge con evidenza l’effetto del lockdown. Nel mese di giugno il settore statale chiude in via provvisoria con un fabbisogno di 21 miliardi (nel giugno 2019 il valore era pari a 903 milioni di euro). Nei primi sei mesi 2020 il fabbisogno ha raggiunto quota 95,5 miliardi, contro i 33,5 del 2019.