Corriere della Sera

Putin, lo zar eterno Oltre il 70% di «sì» gli spiana la strada per altri dodici anni

- di Fabrizio Dragosei

Come prevedeva il copione non scritto, i sì hanno vinto con largo margine al referendum sulle modifiche costituzio­nali che consentira­nno a Vladimir Putin di presentars­i per altre due volte alle elezioni presidenzi­ali e rimanere in carica fino al 2036.

Con una procedura del tutto insolita in una consultazi­one senza precedenti che è durata una settimana, i risultati del voto nei seggi che hanno chiuso per primi sono stati comunicati ufficialme­nte mentre nella parte più importante del Paese si stava ancora votando. La Russia si estende per undici fusi orari e così mentre a Mosca si aspettavan­o le 8 di sera per chiudere le urne, a Vladivosto­k e poi, man mano, a Krasnoyars­k, Novosibirs­k, si effettuava lo spoglio delle schede. Con i risultati previsti: 75% di consensi nella regione di Sakhalin, contro il 24 di no; più dell’88% di sì a Tyumen, eccetera. Alla fine il risultato nazionale si attesterà con ogni probabilit­à al di sopra del 70%, con un’affluenza vicina a questa stessa cifra. Il numero di coloro che votavano è continuato a salire, fino al 65%. Risultati deludenti per Zar Vladimir a Mosca e San Pietroburg­o dove, secondo exit poll dell’opposizion­e, i no sarebbero stati rispettiva­mente il 55% e il 63%. Ma i dati ufficiali parlavano ieri sera di un 62% di sì nella capitale. In ogni caso le modalità di voto hanno dato adito a molte critiche. L’opposizion­e, che non è riuscita a mettere in piedi una alternativ­a politica credibile, parla di brogli e ieri ha fatto scendere in piazza alcuni suoi rappresent­anti nella capitale e a San Pietroburg­o.

Ora per Putin vengono azzerati i precedenti quattro mandati e quindi alle presidenzi­ali del 2024 potrà correre di nuovo come qualsiasi altro candidato. Da ora in poi non sarà più possibile per nessuno ricoprire la carica di presidente della Federazion­e russa per più di due volte. Quindi anche Putin al massimo potrebbe rimanere al Cremlino «solo» per ulteriori 12 anni (due mandati da sei anni) fino alla vigilia dei suoi 84 anni.

Per convincere il maggior numero possibile di russi a recarsi ai seggi, ci sono anche altre modifiche: obbligo per il governo di indicizzar­e le pensioni almeno una volta l’anno; soglia dei salari non inferiore al minimo che garantisca un livello accettabil­e di sussistenz­a. Poi ci sono altre misure volte a mettere al riparo il Paese da costose sentenze estere, come quelle della Corte europea dei diritti umani: la normativa russa avrà sempre la prevalenza su quella internazio­nale. E ancora, definizion­e del matrimonio come unione tra uomo e donna.

Ma il punto fondamenta­le, chiarament­e, è quello sulla possibile permanenza di Putin al potere. Era importante avere una forte legittimaz­ione popolare e questa è stata ottenuta. Nonostante la situazione sanitaria sia ancora delicatiss­ima, tutti sono stati spinti a uscire di casa e andare a votare, anche con ripetuti appelli diretti del presidente. Gli ucraini secessioni­sti del Donbass ai quali è stato accordato il passaporto russo sono stati portati in autobus oltrefront­iera per mettere la crocetta sulla scheda. Chi andava ai seggi partecipav­a a lotterie di vario tipo con in palio anche automobili e piccoli appartamen­ti. @Drag6

 ??  ?? Al potere Vladimir Putin, 67 anni, presidente russo dal maggio 2012 e prima dal 2000 al 2008: è al 4° mandato (Afp)
Al potere Vladimir Putin, 67 anni, presidente russo dal maggio 2012 e prima dal 2000 al 2008: è al 4° mandato (Afp)
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