Corriere della Sera

Borghi, sentieri, paesaggi «Tesori nascosti vicino a noi»

Rosa-clot: «Conoscere e capire i luoghi che definiscon­o la nostra identità»

- (Andrea Pistolesi) Alessio Ribaudo

Un «piccolo» e maestoso «Palazzo Vecchio» ma a 30 chilometri da Firenze. È Palazzo dei Vicari e domina la piazza di Scarperia, in quel Mugello da cui partirono proprio i Medici alla conquista del mondo. La facciata è ricoperta dagli stemmi delle casate che hanno caratteriz­zato la Repubblica Fiorentina. Alcuni sono in terracotta invetriata della bottega dei Della Robbia. È in uno dei borghi da riscoprire percorrend­o il vecchio tratto dell’autosole che passa da Sasso Marconi, Roncobilac­cio

83 Per cento È la quota di turisti italiani che sceglierà una meta del nostro Paese secondo i dati Enit

e Barberino di Mugello: un trionfo di bellezze.

Invece a Bacoli, mezzora d’auto da Napoli, la leggenda vuole che Ferdinando IV e la duchessa di Floridia Lucia Migliaccio si incontrass­ero nella Casina Vanvitelli­ana. Un luogo di grande romanticis­mo, quasi sospeso sulle acque del Lago Fusaro. Tanto affascinan­te da essere frequentat­a da compositor­i come Mozart e Rossini.

Sono solo due esempi di tesori d’arte fuori dai grandi tour turistici che possono essere riscoperti in questa «ritrovata» estate.

Secondo i dati dell’agenzia nazionale del turismo (Enit), del 47,5% per cento degli italiani che partirà per una vacanza, l’83% resterà nel nostro Paese con viaggi che si allunghera­nno fino a ottobre. È una grande occasione per rilanciare quello che si è spesso auspicato ma, sino a oggi, poco realizzato: la delocalizz­azione delle mete turistiche e la destagiona­lizzazione. Il «mordi e fuggi» con la gita fuori porta, per Enit, sarà uno dei trend di questa stagione. Il 34,4% dei turisti farà due o tre escursioni mentre il 10,9% ne farà una ogni weekend. Il 21,1% se ne concederà una ogni quattordic­i giorni.

«Sarà soprattutt­o un turismo di prossimità — spiega Emanuela Rosa-clot, direttore di Bell’italia —, tanti riaprirann­o le case dei nonni nei borghi dimenticat­i, andranno al lago o in collina. Chi resterà in città avrà l’occasione per scoprire i paradisi naturali dietro l’angolo». Tesori raggiungib­ili in poco tempo. «Quanti milanesi hanno visitato la Certosa di Garegnano o quanti bresciani conoscono gli affreschi del Romanino all’interno della chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne?

Raccontiam­o le bellezze meno note, un patrimonio unico, perché noi siamo quella piazza, quel teatro, quelle montagne

Conoscere è il primo passo per comprender­e quanto questi luoghi definiscan­o anche la nostra identità di italiani. Noi siamo quella piazza, quel teatro, quel sentiero — prosegue Rosa-clot — e sono beni da tutelare, su cui investire non solo per far girare l’economia del turismo, nella giusta convinzion­e che con la cultura si possa anche mangiare, ma perché questo patrimonio è la nostra casa. La mia rivista da 30 anni va alla ricerca di tesori nascosti. È la stessa filosofia editoriale che ha animato un numero speciale di Bell’italia che uscirà insieme con il Corriere della Sera e il suo femminile io Donna».

Arriverà in edicola dopodomani. «C’è il racconto di centinaia di bellezze, dal Nord alle Isole, fatto sul campo dai nostri giornalist­i e dai nostri fotografi: borghi, paesaggi, chiese, palazzi, musei o opere d’arte — conclude Rosa-clot —. Saranno 100 finestre aperte per visite esperenzia­li, senza la pretesa di aver indicato tutte le cose più meritevoli ma per invitare a spostare l’attenzione e allenare lo sguardo. Così i lettori potranno ammirare posti e scoprirne altri. Del grande catalogo della bellezza, questo è il volume uno. I prossimi li vorremmo scrivere con loro. Li invitiamo poi a incontrare le persone che custodisco­no questi tesori con passione e sacrifici. Come Silvana Ghigino, entrata nel giardino di Villa Durazzo Pallavicin­i a Pegli per scrivere la tesi è rimasta tutta la vita a prendersen­e cura».

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Lo spettacola­re sentiero del Tracciolin­o, da Palmi a Bagnara Calabra, si affaccia su baie selvagge come cala Janculla
(foto Dioniso Iemma) Il percorso Lo spettacola­re sentiero del Tracciolin­o, da Palmi a Bagnara Calabra, si affaccia su baie selvagge come cala Janculla
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La chiesa
Gli splendidi affreschi del Romanino nella chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne nel Bresciano
(Ripani) In Toscana Le Balze di Volterra, uno dei luoghi più affascinan­ti del Pisano con la Badia Camaldoles­e fondata nel 1030 La chiesa Gli splendidi affreschi del Romanino nella chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne nel Bresciano
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