Anche a maggio spese dimezzate: a soffrire di più l’abbigliamento
Consumi più che dimezzati anche a maggio, che registra una caduta complessiva (ecommerce incluso) del 57% dopo il tracollo di marzo (-78%) e aprile (-90%). Nei primi 5 mesi dell’anno, segnala l’osservatorio di Confimprese-ey, la flessione sul canale fisico è del 46%, perché l’anno era comunque cominciato male con gennaio (-0,6%) e febbraio (-3,4%) già negativi. Se il calo è generalizzato in tutta Italia, a soffrire di più è l’abbigliamento (-49%), seguito dalla ristorazione (-45%) e da altro non food (-40%), settore meno colpito grazie all’apertura anticipata di alcune merceologie e alla spinta dell’online. Corre invece l’ecommerce, cresciuto del 136% a maggio e del 110% in totale nei primi 5 mesi, con un balzo del 171% nel solo nel bimestre aprilemaggio. Nei canali di vendita il dato peggiore arriva dali viaggi (-54%) mentre nei centri città il calo è del 45%. Ma i numeri raccontano anche altro: «Dalle prime risultanze post lockdown si evidenziano significativi mutamenti nei modelli di consumo, che in alcuni casi restano anche dopo la fine delle limitazioni. In particolare, l’accelerazione verso i canali digitali», afferma il consigliere delegato di Confimprese, Mario Maiocchi. Altri trend? Si osserva più attenzione allo shopping di prossimità e un’inversione di tendenza a favore dei giorni infrasettimanali rispetto al weekend.