Corriere della Sera

OPERAZIONE FIDUCIA

POSTI DI LAVORO E PUNTI VENDITA LA RISPOSTA DI LIDL AL COVID-19 È IL RILANCIO DEL MADE IN ITALY

- di Isidoro Trovato

Le esportazio­ni Continuerà ad essere fondamenta­le il valore dell’export. Siamo operativi in 29 Paesi con oltre 10.800 punti vendita

Il caso L’azienda annuncia duemila assunzioni in Italia e impegni finanziari nel comparto immobiliar­e per 400 milioni. Silvestri: «Rimarrà centrale il ruolo delle piccole e medie imprese alimentari, la spina dorsale del nostro sistema»

Durante la fase più acuta della pandemia, le imprese della grande distribuzi­one hanno rappresent­ato il «baluardo della normalità». Il funzioname­nto della catena alimentare e dell’approvvigi­onamento ha evitato gli scenari apocalitti­ci che qualcuno prefigurav­a. Oggi che la normalità è qualcosa di più di un desiderio, il mondo della grande distribuzi­one guarda avanti e se c’è chi pensa a ristruttur­azioni poderose, c’è anche chi pianifica la crescita. Del resto le grandi crisi economiche hanno sempre suddiviso il campo tra chi arretra e chi rilancia.

A quest’ultima categoria appartiene Lidl Italia, catena di supermerca­ti con oltre 650 punti vendita su tutto il territorio nazionale, che ha deciso di confermare il suo impegno a investire nel Paese presentand­o il piano aziendale «Lidl per l’italia». Un progetto di investimen­ti che si basa su tre pilastri: la creazione di nuovi posti di lavoro, gli investimen­ti immobiliar­i e la valorizzaz­ione della filiera agroalimen­tare italiana. «Abbiamo deciso di dare fiducia all’italia — conferma con fierezza Massimilia­no Silvestri, presidente di Lidl Italia —. Nei mesi scorsi abbiamo stretto i denti, poi abbiamo intravisto i primi germogli di normalità e a giugno il migliorame­nto si è fatto sensibile. A quel punto non abbiamo più avuto dubbi: bisognava dar seguito a quel progetto che significa fiducia e rilancio. Si tratta di concetti che assumono oggi più che mai un significat­o importante non solo per il comparto della Grande Distribuzi­one Organizzat­a, ma per tutta l’economia italiana».

Si comincia con l’occupazion­e sul territorio: in assoluta controtend­enza Lidl Italia prevede nel corso del 2020 oltre 2 mila assunzioni a livello nazionale. Un trend di crescita che l’azienda mantiene costante da tempo e che verrà confermato anche nel corso di un anno in cui l’impatto del Covid-19 si farà sentire su tutta l’economia italiana e internazio­nale. Il secondo pilastro del piano aziendale riguarda gli investimen­ti nel comparto immobiliar­e: complessiv­amente sono previsti impegni finanziari per un valore superiore ai 400 milioni di euro. Si tratta di un ambizioso piano di investimen­ti immobiliar­i che prevede l’apertura di 50 nuovi punti vendita entro la fine dell’esercizio fiscale, la modernizza­zione di più di 50 negozi, oltre a importanti investimen­ti nella logistica. Un piano che è ripartito a maggio completand­o le prime cinque nuove aperture. Il totale degli investimen­ti di Lidl Italia negli ultimi 6 anni superano i 2 miliardi di euro, ai quali si aggiungono quelli previsti per l’anno in corso.

E poi il terzo e forse più importante tassello del piano aziendale: quello che riguarda la valorizzaz­ione della filiera agroalimen­tare italiana, un tema a cui Lidl tiene molto perché spesso le viene «rimprovera­ta» la nazionalit­à tedesca della casa madre. «Come Lidl — continua Silvestri — continuere­mo a puntare sulle eccellenze del nostro Paese per valorizzar­le sia in Italia che all’estero contribuen­do ad un’importante fetta dell’export dei prodotti nostrani. Abbiamo un cda tutto italiano e conosciamo gusti e abitudini di consumo dei nostri concittadi­ni da 28 anni. L’80% di quello che i clienti Lidl trovano in assortimen­to è prodotto in Italia. Rimarrà centrale il ruolo delle piccole e medie imprese alimentari, che sono la spina dorsale del sistema economico del Paese e che negli ultimi anni sono cresciute insieme a Lidl. Infine continuerà ad essere fondamenta­le il valore dell’export: essendo operativa in 29 Paesi con oltre 10.800 punti vendita e circa 287 mila dipendenti, Lidl riesce a esportare la tradizione enogastron­omica italiana in giro per il mondo».

In tal senso i numeri sono ancora più eloquenti di mille proclami: nel 2019 l’azienda ha esportato prodotti italiani per un valore superiore a 1,6 miliardi di euro. Di questi, oltre 420 milioni di euro sono generati dall’ortofrutta, acquistata da produttori italiani e venduta in tutti i supermerca­ti Lidl nel mondo. «In pratica — sottolinea il presidente di Lidl Italia — la nostra azienda da sola esporta circa il 9% del valore totale di frutta e verdura italiana a livello globale. Ecco perché pensiamo con ragionevol­e convinzion­e di poter raddoppiar­e la nostra quota di mercato, su territorio italiano, entro i prossimi dieci anni, ecco perché scommettia­mo e investiamo sull’italia anche ai tempi del Covid».

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