I giovani del Premio Canon fotografano un mondo di solitudine
Davide Bertuccio è il vincitore della quindicesima edizione. Camilla Miliani, Pietro Lo Casto e Matteo Montenero gli altri finalisti
Fino a marzo di quest’anno ogni venerdì sera Claudio Madia, 60 anni, trasformava la sua casa milanese in un piccolo circo. Poi, con la pandemia, si è dovuto fermare. Il fotografo Davide Bertuccio è andato a indagare quel piccolo mondo dei sogni sospeso nella malinconia latente che ogni circo, grande o minimo come questo, porta con sé. Un sentimento portato all’estremo dalla forzata assenza di pubblico.
Con il suo progetto fotografico Il silenzioso battito delle loro mani, dedicato al Circincà (il «circo in casa»), Bertuccio, 29enne fotogiornalista messinese, si è aggiudicato la quindicesima edizione del premio Canon Giovani fotografi. La proclamazione si è svolta ieri online, in attesa della premiazione in presenza prevista il 26 settembre prossimo a conclusione del decimo festival «Cortona on the move», in programma dall’11 luglio al 27 settembre.
Nella cittadina dell’aretino le foto vincitrici del premio Canon saranno esposte a Palazzo Capannelli. «Quest’anno Cortona ospiterà i lavori di una ventina di fotografi incentrati, e non poteva essere altrimenti, sul Covid-19», sottolinea Arianna Rinaldo, direttrice artistica del festival fotografico cortonese e presidente della giuria del Premio Canon.
Il secondo posto se lo è aggiudicato una 23enne fotografa toscana, Camilla Miliani. Con il suo Luna splendida, un progetto fotografico attento agli aspetti grafici che racconta la storia di una sposa bambina in Kirghizistan: Aisulu, rapita a 16 anni, sottoposta a violenza e finalmente fuggita. Il terzo posto è invece andato al 24enne Pietro Lo Casto con il suo To search the secret of the forest, dedicato al villaggio nepalese di Tangia Basti, comunità minacciata dal progetto di costruzione di un gigantesco aeroporto.
Il riconoscimento Canon è uno degli appuntamenti più importanti in Italia per i fotografi emergenti. «Le adesioni quest’anno hanno superato i 1800 partecipanti, un numero senza precedenti», spiega Massimiliano Ceravolo di Canon Italia. «I tre finalisti si cimenteranno in un lavoro assegnato dalla onlus Weworld attiva nel campo dei diritti di donne e bambini. Quest’anno abbiamo poi introdotto la categoria studenti: l’ha vinta Matteo Montenero dello Ied di Torino con Patch un suo progetto sui Rom».