Corriere della Sera

La frenata del Milan

Un autogol salva i rossoneri contro la Spal Sconfitta evitata ma l’europa si complica

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

Spal 2 Milan 2 Marcatori: Valoti 13’, Floccari 30’ p.t.; Leao 34’, Vicari (aut.) 49’ s.t.

SPAL (4-4-2): Letica 6,5; Tomovic 6, Vicari 6 (Strefezza s.v. 31’ s.t.), Bonifazi 6,5 (Salamon s.v. 22’ s.t.), Sala 6; D’alessandro 5, Dabo 7 (Cionek s.v. 36’ s.t.), Valdifiori 6,5, Valoti 6,5 (Missiroli 6 1’ s.t.); Floccari 7,5 (Fares 6 1’ s.t.), Petagna 6. All.: Di Biagio 6,5 MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma 5,5; Calabria 6 (Leao 6,5 1’ s.t.), Gabbia 5, Romagnoli 6, Hernandez 6 (Laxalt s.v. 20’ s.t.); Kessie 5,5, Bennacer 6 (Bonaventur­a s.v. 25’ s.t.); Castillejo s.v. (Saelemaeke­rs 6 16’ s.t.), Paquetà 6,5, Calhanoglu 6; Rebic 5 (Ibrahimovi­c 6 20’ s.t). All.: Pioli 5,5 Arbitro: Mariani 6 Espulsi: D’alessandro 43’ p.t.; Di Biagio 38’ s.t. Ammoniti: Valdifiori, Letica, Dabo Recuperi: 6’ più 6’

FERRARA Alla fine il punto in rimonta è quasi un sollievo. Sotto 2-0 all’intervallo, il Milan scaccia l’incubo della sconfitta con un finale generoso, in apnea, sfruttando bene la superiorit­à numerica che, alla lunga, offusca la Spal. 2-0 per i ferraresi nel primo tempo, firmato da Valoti e Floccari e favorito dalle incertezze difensive dei rossoneri. 2-2 alla fine con Ibra in campo nell’ultima mezz’ora (recupero compreso), 37 giorni dopo l’infortunio al polpaccio. Il gol che accende la speranza è firmato da Leao a undici minuti dal 90’. L’autorete che evita il capitombol­o una sfortunata deviazione di Vicari sul cross di Saelemaeke­rs. Il portiere Letica, che aveva preso quasi tutto, si dispera. Per la Spal era un’occasione d’oro. Ora dovrà giocarsi la salvezza nei prossimi 4 scontri con Samp, Udinese, Genoa e Brescia.

Il Milan non incanta, ma salva la pelle con una ripresa garibaldin­a anche se non sempre lucida. L’espulsione di D’alessandro, poco prima dell’intervallo, è un assist prezioso.

Il Milan parte bene. Pioli lancia il giovane Gabbia nel cuore della difesa accanto a Romagnoli, Calabria sulla corsia destra e soprattutt­o Paquetà per Bonaventur­a in mezzo al campo. La terza partita, di solito, è quella più insidiosa e più temuta dagli allenatori. Ma in questo lungo sprint d’estate non c’è tempo per rifiatare né per fare troppi calcoli. Così le sorprese sono all’ordine del giorno. Il Milan è manovriero, ma sprecone e distratto. La Spal chirurgica e

D’alessandro per un brutto fallo su Theo Hernandez, decisa dall’arbitro Mariani dopo un blitz davanti al monitor, cambia lo scenario.

Pioli nella ripresa inserisce Leao accanto a Rebic e cambia l’assetto: 4-3-1-2 anziché 4-23-1 con Saelemaeke­rs terzino e Calhanoglu trequartis­ta. Il Milan ci mette tutto quello che ha. Vicari respinge sulla linea l’incornata di Saelemaeke­rs. Pioli, che voleva tenerselo per la trasferta di Roma, al 20’ tenta con l’amuleto Ibrahimovi­c al posto di Rebic, che stavolta fallisce l’esame. La mossa della disperazio­ne. Quando la Spal pensa di potercela fare, il Milan rientra in partita. L’acuto di Leao anticipa un finale teso (Di Biagio viene espulso) e incerto sino all’autorete di Vicari. Per come si erano messe le cose, il Milan non può essere troppo scontento.

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(Ansa) Contrasti Valoti apre le marcature per la Spal nella sfida casalinga con il Milan, che ha pareggiato all’ultimo

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