La Giunta Coni: elezioni federali da settembre Ma manca l’ok del governo
Era il dilemma politico- sportivo dell’anno: quando si voterà per le 45 cariche di presidente delle federazioni sportive italiane e per tutte le cariche annesse e connesse? Alla fine del 2020 ( come previsto prima dell’epidemia) o del 2021 chiudendo così il « ciclo olimpico » allungato dal Covid? Riunita ieri a Roma, la Giunta Coni ha votato una norma transitoria « che consente a tutti gli organismi la possibilità di celebrare le assemblee elettive in una finestra temporale più aperta e che parte da settembre 2020 e arriva al 17 ottobre 2021 » . La « finestra » dovrà però essere approvata dall’ « autorità vigilante in materia di sport » e il sì di Spadafora e del governo non è scontato. L’inghippo è nella legge Melandri, che, fissando in 4 anni la durata massima dei mandati, mette fuori gioco chi non può più candidarsi per limiti di mandato: se i presidenti di atletica e nuoto, ad esempio, rinviassero al 2021 le elezioni, gli avversari potrebbero impugnare la decisione. Il Coni si è mosso dopo che la Federnuoto aveva fissato per il prossimo 5 settembre le elezioni. La decisione cambia le prospettive elettorali. I presidenti « forti » , o che non vedono ancora candidati contrapposti, potrebbero anticipare le votazioni per spiazzare i possibili avversari, consolidare il loro potere e aggiungere un anno al mandato successivo. Quelli in posizione più fragile, invece, rimandare l’appuntamento per giocare a loro favore la carta olimpica. Possibilista anche la decisione sulle nuove modalità di voto: sì al voto elettronico ma con possibile deroga per le federazioni con meno di 400 delegati. Per la presidenza del Coni, invece, si andrà ad elezioni nell’autunno/ inverno 21.