Suona alla porta dell’ex moglie e la uccide a colpi di pistola
Ha bussato alla porta dell’ex moglie e, quando lei ha aperto, l’ha uccisa senza esitazione con tre colpi di pistola. Così, nel primo pomeriggio di ieri è morta Nunzia Compierchio, casalinga di 41 anni di Cerignola, uccisa dall’ex marito Angelo Di Meo, 44 anni, disoccupato. L’uomo, subito dopo, si è rifugiato in casa del padre — ad appena qualche centinaio di metri dal luogo del delitto — dove è stato arrestato dalla polizia. Con sé aveva una pistola a salve, modificata e perciò in grado di uccidere. Da quell’arma, in base ai primi riscontri degli agenti, quasi certamente sono partiti i tre colpi che hanno ucciso la donna. L’omicidio è avvenuto in una zona poco distante dallo stadio di Cerignola, davanti alla porta dell’appartamento dove Nunzia Compierchio viveva con i tre figli: un maggiorenne e due minori, di 11 e 12 anni. Al momento del delitto i due ragazzini erano in casa. E proprio le grida di uno dei due figli hanno allarmato i vicini che hanno chiamato la polizia, scoprendo di lì a poco il femminicidio. A quanto pare Di Meo non accettava la separazione e voleva tornare a vivere con la donna e i tre figli. Secondo quanto appreso finora dagli inquirenti, i rapporti tra i due ex coniugi erano tesi da tempo: proprio i litigi e il clima pesante avrebbero indotto la donna a chiudere la relazione. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire anche eventuali dissidi successivi alla separazione. Pare che Nunzia Compierchio — la circostanza è al vaglio degli investigatori — qualche tempo fa avesse denunciato l’ex marito per non aver versato gli alimenti ai figli.