L’Italia si è scoperta rigorosa Così sono aumentati i penalty
Numeri più alti degli altri campionati: la Var nel dubbio spinge a punire
In serie A la concessione del calcio di rigore non è più un problema, o meglio ha finito di essere il vero problema per ogni arbitro. Se sono chiari si danno subito, se non lo sono il Var troverà qualche cosa per giustificare il penalty; in ogni situazione da rigore qualche quota di fallo c’è quasi sempre e si può allungare il tempo della ricerca fino al ritrovamento.
In definitiva anche il Var è un arbitro a tutti gli effetti e con la stessa formazione tecnica. L’unico problema può nascere se l’arbitro centrale crede di aver visto il fallo da rigore e lo manifesta a parole ai vicini e non accetta il consiglio del Var che ha individuato invece la simulazione del calciatore.
Questi casi vanno riducendosi in quanto sembrerebbe che la concessione generosa del rigore, proseguendo una tendenza inaugurata all’inizio di questo campionato e che si sta potenziando in questo completamento estivo (tanto che l’ultima giornata ne sono stati concessi ben 10), sia il miglior modo per apparire uniformi nella decisione. Tutti avranno i rigori, sia le piccole sia le grandi, sia in casa sia fuori. Una ventata di applicazione nuova che pare annullare la storica sudditanza psicologica. In sintesi, visto il numero straordinario dei rigori concessi, invece che dibattere sul fallo di mano involontario o volontario bastava dire: «Noi nel dubbio concediamo il rigore a tutti».
I numeri dei rigori concessi in serie A sono impressionanti: a otto giornate dalla fine sono già 152, e potrebbero sfiorare i 200 a fine campionato. Cioè circa uno ogni due partite. I rigori concessi alla fine dello scorso torneo erano stati 122, con la Var che aveva ridotto i numeri relativi alla serie A della stagione precedente (priva di Var) che aveva registrato 137 rigori. Il Var prima correggeva l’arbitro centrale togliendo rigori, oggi ne amplia la concessione.
L’Italia è la più rigorista in Europa, staccate Spagna, Portogallo e Francia paragonabili però ai dati italiani del 201819. Di un altro mondo la Germania e l’Inghilterra, 1 rigore ogni 6 gare circa per i loro campionati nazionali. Naturalmente queste due ultime nazioni e altre del Nord Europa di primo livello sono dirette dai loro fischietti internazionali che sembrano avere idee diverse sulla concessione dei rigori.
Quando si troveranno di fronte alle nostre squadre, in Coppa per esempio, non potranno di certo cambiare il loro metro. Teniamone conto.