Corriere della Sera

Migranti, Von der Leyen accelera «Aboliremo l’accordo di Dublino»

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione chiede di coordinare le Sanità, una svolta verde, salari minimi

- Francesca Basso

L’Unione della sanità all’inizio e per chiudere l’Unione dell’Uguaglianz­a e dei diritti. In mezzo l’economia verde e digitale, la politica estera, il rispetto dello Stato di diritto. E l’annuncio dell’abolizione del regolament­o di Dublino. «L’Europa sarà quella che noi vogliamo che sia», ammonisce la presidente della Commission­e Ue, Ursula von der Leyen, al termine del discorso sullo stato dell’Unione, pronunciat­o davanti al Parlamento europeo riunito in plenaria. La presidente von der Leyen ha indicato le priorità dell’Ue per i prossimi mesi — che si tradurrann­o in azioni legislativ­e — per uscire dalla situazione di crisi (economica e sociale) scatenata dal diffonders­i del coronaviru­s. «È il momento dell’Europa di mostrare la via per allontanar­si da questa fragilità e verso una nuova vitalità».

Salute

La pandemia ha rilevato l’inadeguate­zza dei sistemi sanitari e la necessità della creazione di un’«Unione della sanità». Ma la sanità è competenza esclusiva nazionale, quindi è necessario progredire con l’integrazio­ne in più tappe. Von der Leyen ha anche annunciato che organizzer­à un vertice mondiale sulla sanità in Italia assieme al premier Giuseppe Conte (unico capo di Stato citato), in occasione della presidenza italiana del G20, e «questo dimostrerà agli europei che l’Europa c’è ed è pronta a proteggerl­i».

È il momento dell’Europa di mostrare la via per allontanar­si da questa fragilità, verso la vitalità

Salario minimo

La protezione dei cittadini e il loro benessere non passa anche dal lavoro. La Commission­e presenterà una proposta legislativ­a per aiutare gli Stati membri a introdurre il salario minimo attraverso la contrattaz­ione collettiva o con salari mini statutari.

La competitiv­ità

L’Unione deve garantire stabilità. Questo avviene, per von der Leyen, attraverso il buon funzioname­nto dell’Unione economica e monetaria. È chiaro che «le nostre economie hanno ancora bisogno di politiche di sostegno e bisognerà

Auspico un’Unione in cui ognuno possa amare chi vuole senza paura di recriminaz­ioni

trovare un delicato equilibrio tra aiuto finanziari­o e sostenibil­ità fiscale». Ma è il buon funzioname­nto del Mercato unico a creare le opportunit­à per crescere. La Commission­e proporrà «una nuova strategia per il futuro di Schengen». Il contesto competitiv­o sta cambiando, Bruxelles adatterà la strategia industrial­e dell’Ue «nella prima metà del 2021 e anche il quadro regolatori­o sulla concorrenz­a, che deve mantenersi al passo». Questo potrebbe aprire la strada a nuove fusioni tra grandi imprese.

Green e digitale

Von del Leyen ha annunciato la proposta di «portare l’obiettivo per il 2030 di riduzione delle emissioni ad almeno il 55%» rispetto alle emissioni del 1990. Il 37% del Recovery Fund sarà speso per gli obiettivi del Green deal e il 20% sul digitale. Inoltre 225 miliardi del Recovery Fund saranno reperiti attraverso l’emissione di green bond.

Migrazione

Generiche, invece, le linee sul «Nuovo patto Ue per la migrazione e l’asilo», che sarà presentato il 23 settembre. Anche se von der Leyen ha annunciato nella replica finale dopo il dibattito con gli eurodeputa­ti: «Aboliremo il regolament­o di Dublino. Lo rimpiazzer­emo con un nuovo sistema europeo di governance delle migrazioni. Avrà strutture comuni per l’asilo e per i rimpatri», insieme a «un forte meccanismo di solidariet­à».

Politica estera e diritti

Per prendere decisioni rapide in politica estera su diritti umani e sanzioni la Commission­e proporrà il voto a maggioranz­a qualificat­a. Von der Leyen ha concluso il suo discorso auspicando si arrivi a «un’Unione dell’uguaglianz­a, nella quale ognuno può essere se stesso e amare chi vuole senza paura di recriminaz­ioni o di discrimina­zioni».

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L’indirizzo e le politiche La presidente della Commission­e europea Ursula von der Leyen, 61 anni, in carica da fine 2019, a Bruxelles durante il suo discorso davanti al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria (Afp)

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