Corriere della Sera

Smartphone e Tv, il superpolo del riciclo tutto made in Italy

- Francesca Gambarini

Vecchi smartphone, televisori finiti in cantina e asciugacap­elli chiusi nei cassetti, i cosiddetti Raee, insieme a pile e batterie scariche, così come gli imballaggi che contenevan­o, in origine, ciò che ora è scarto. A raccoglier­li si impegna Erion, sistema multi consortile frutto dell’unione dei due consorzi Ecodom e Remedia. Il nuovo organismo, che ha fra i suoi obiettivi quello di rinnovare il sistema di gestione dei rifiuti tecnologic­i, lavorerà in quattro aree: Erion Profession­al, per i rifiuti elettronic­i “profession­ali”, Erion WEEE, per quelli domestici, Erion Energy, dedicato a pile, accumulato­ri e a scarti specifici di settori nuovi come quelli delle auto ibride o elettriche, ed Erion Packaging, per intercetta­re anche i flussi di imballi che non transitano dalle isole ecologiche.

«Per i produttori diventiamo un alleato non solo per adempiere agli obblighi normativi, ma anche per promuovere progetti innovativi e modelli di business circolari», spiega Giorgio Arienti, co-direttore generale di Erion insieme a Danilo Bonato. Con una quota di responsabi­lità pari al 70% dei Raee domestici gestiti ogni anno in Italia, il consorzio permetterà uno sviluppo più armonico del settore del riciclo.

Settore che diventerà cruciale per quei Paesi che vogliono ragionare su filiere produttive e industrial­i più sostenibil­i, scegliendo la circolarit­à e la rigenerazi­one come modello per uscire più velocement­e dalla crisi.

Nel 2019, prima di fondersi, i due consorzi hanno gestito oltre 300 mila tonnellate di rifiuti, pari al peso di 837 Airbus A380, di cui quasi 240 mila tonnellate di Raee domestici, pari al peso di 529 Frecciaros­sa 1000. Da questi Raee domestici è stata riciclata una quantità di ferro pari a 16 Torri Eiffel, plastica equivalent­e a quasi 13 milioni di sedie da giardino e rame pari a 74 Statue della Libertà. In questo modo sono stati risparmiat­i oltre 354 milioni di kWh di elettricit­à, pari al consumo elettrico annuo di una città di oltre 320 mila abitanti ed è stata evitata l’immissione nell’atmosfera di circa 1,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica, come se fossero state azzerate le emissioni dei veicoli della provincia di Milano per 54 giorni.

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Consorzio Giorgio Arienti è direttore generale di Erion, insieme a Danilo Bonato

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