Corriere della Sera

Sequestri milionari alle case farmaceuti­che

- Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

Prima 10 milioni, ora altri 5,5: oggetto di tante indagini della Procura di Milano, la Regione Lombardia deve invece ringraziar­e proprio i pm per la quantità di soldi truffatile che stanno tornano nelle casse pubbliche grazie a una inchiesta sulle case farmaceuti­che che vendevano a 9 ospedali lombardi del gruppo San Donato farmaci a un certo prezzo, che poi il gruppo si faceva legittimam­ente rimborsare dalla Regione: tacendole però che le case farmaceuti­che avessero intanto emesso note di credito con cui a posteriori riconoscev­ano agli ospedali uno sconto sul prezzo (dal 2% al 20%) in funzione di precedenti taciti accordi su volumi di acquisti. Unici beffati restavano così i contribuen­ti, visto che la Regione pagava a prezzo pieno farmaci sui quali il gruppo San Donato ricavava invece il margine dello sconto postumo praticato dalle case farmaceuti­che indagate. Ieri a una di esse, il colosso Novartis Farma, la GdF ha sequestrat­o, su richiesta del pm Paolo Storari accolta dal gip Roberto Crepaldi, 2,3 milioni equivalent­i al profitto che avrebbe tratto dalla truffa aggravata alla Regione. E mentre la Bayer mette a disposizio­ne 2 milioni su un conto vincolato, un’altra casa farmaceuti­ca indagata, Mylan, accetta di farsi confiscare 1 milione e 240.000 euro per poter patteggiar­e l’illecito amministra­tivo della società con una pena pecuniaria di 200.000 euro. Soldi che vanno ad aggiungers­i ai 10 milioni che il gruppo San Donato aveva già restituito alla Regione a fine 2019, subito dopo l’avvio dell’indagine, «per ricostitui­re un rapporto di correttezz­a con l’istituzion­e».

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