«Fotografo per hobby tra sputi, insulti e minacce»
Sono appassionato di pellicola 35mm e scatto in film 35mm, ma più vado avanti più mi rendo conto che è difficile fare fotografie analogiche! Cosa c’entra il 35mm con la politica? Forse poco e forse molto!
La fotografia analogica comporta avere una reflex appresso, e qui cominciano i guai! Firenze Cascine, vengo circondato da una banda di spacciatori mentre fotografo le immagini della primavera... obbedisco e metto la mia macchina nello zaino.
Sempre a Firenze (stazione di Santa Maria Novella) mentre fotografo la bandiera italiana, vengo circondato da gente che mi insulta, ma riesco a cavarmela!
L’altro giorno, dopo una settimana di lavoro decido di passare un pomeriggio a Bologna con la mia reflex: poche ore di relax prima di affrontare una dura settimana lavorativa con le difficoltà economiche che una azienda deve affrontare per sopravvivere alle conseguenze del lockdown.
È la mia giornata, niente politica, niente problemi, solo relax. In via Zamboni vengo avvicinato da un signore che mi chiede di mettere nello zaino la macchina fotografica (siamo alle solite!) e poi mi ordina di espellere il rullino dalla macchina. Io mi rifiuto! Ricevo uno sputo possente nell’occhio sinistro, ma affronto con dignità anche questo! Le forze dell’ordine mi dicono di non denunciare perché è una battaglia persa. Che tristezza, però. Un italiano avvilito.