Una bussola per capire il presente (e trovare un po’ di felicità)
Festival del Viaggiatore Dal 25 al 27 settembre a Maser e Asolo. Anteprima domani a Bassano del Grappa
Quando il tempo è rimasto sospeso durante il lockdown, il presente si è paralizzato. A Infinito presente. Viaggio alla ricerca della felicità è dedicato il Festival del Viaggiatore, da domani con un’anteprima a Bassano del Grappa (Vicenza) e dal 25 al 27 settembre a Maser e Asolo (Treviso).
La rassegna veneta, alla 6ª edizione, celebra il viaggio inteso come metafora della vita, che ha inizio dai temi che gli ospiti — attori, cantanti, giornalisti, imprenditori — declineranno nei loro ambiti (17 incontri, alcuni in streaming sui canali YouTube e social del festival). Un racconto corale di viaggiatori «senza cattedre né palcoscenici», come ha sottolineato la direttrice artistica Emanuela Cananzi, per discutere del «qui e ora». Cuore letterario del festival è il «Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo. Un libro un film», concorso nazionale dedicato alla narrativa per il cinema. Durante la serata di sabato 26 (alle 20.30, Teatro Eleonora Duse o in streaming sui canali del festival), condotta dalla giornalista Maria Concetta Mattei, sarà celebrato il vincitore del 2020. I cinque finalisti del premio, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, sono: Ritanna Armeni con Mara. Una donna del Novecento (Ponte alle Grazie), Paolo Di Paolo e il romanzo Lontano dagli occhi (Feltrinelli), Andrea Donaera e il suo Io sono la bestia (NN editore), Daniele Mencarelli con Tutto chiede salvezza (Mondadori),
Stelle minori (Feltrinelli) di Mattia Signorini. Il premio, che è un «ponte privilegiato tra letteratura, cinema e tv», ha lo scopo di individuare quale romanzo potrebbe essere il più adatto per la trasposizione su grande schermo. Novità di quest’anno è invece la proclamazione del miglior titolo per la sezione «un libro una serie tv». I volumi sono segnalati da librerie indipendenti da tutta Italia e da alcune italiane all’estero; un comitato scientifico sceglie la cinquina, mentre la giura qualificata seleziona il vincitore assoluto. E da quest’anno è attivo anche il voto social (sulla pagina Facebook «Un libro, un film») che partecipa al Premio della giuria popolare.
Per la prima volta itinerante, il festival che vuole viaggiare nelle storie apre domani al chiostro del Museo civico di Bassano del Grappa con la filosofa Susy Zanardo (ore 18) sul tema I segreti del tempo che sfugge, seguita dall’attrice Amanda Sandrelli (ore 20.30) che racconterà il «suo» viaggio tra vita, carriera e futuro nell’incontro L’arte di vivere.
Il 25 alla Villa di Maser (ore 18.30; La voce dell’incontro) la cantante Tosca sarà intervistata dalla giornalista e scrittrice Daniela Amenta. Il 26 e il 27 il festival si sposta nel borgo paterno, Asolo, che per l’occasione apre luoghi simbolo, molti dei quali solitamente chiusi al pubblico, come casa Duse o la Torretta del castello. Tra i protagonisti del 26: la giovane scrittrice Cristina Chiperi (1998), fenomeno editoriale nato sui social che parlerà del suo esordio sulla piattaforma Wattpad all’incontro Immediata scrittura (ore 14.30), mentre la direttrice del mensile «Dove», Simona Tedesco, affronterà il tema Alla conquista del tempo lento (ore 15.30). A Villa Freya (ore 16.30) l’attore e poeta Vasco Mirandola porterà gli spettatori a scoprire il tempo dei poeti (Camminare le parole); mentre il 27 Maria Concetta Mattei dialogherà con la giornalista Ida Guglielmotti (ore 10). Alle 17 di creatività che trasforma il dramma in vita discuterà Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice di Venezia. Chiude la rassegna il saluto poetico dell’attore Luca Zanetti (ore 18.30).
Il Festival del Viaggiatore ha ottenuto il patrocinio di Parma Capitale italiana delle Cultura 2020+21, ed è stato selezionato (unico in Italia) come «modello di buone pratiche» dal progetto Cult-CreaTE (per rafforzare la sinergia tra sistema turistico e imprese culturali-creative) del programma Interreg Europe.
Cuore del festival è il «Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo. Un libro un film»