Corriere della Sera

«Lancio la mia canzone al cinema»

Zampaglion­e: il video è ambientato in un centro di auto-aiuto e parla della voglia di rinascere

- Andrea Laffranchi

Una canzone che va anche al cinema. Federico Zampaglion­e oltre che cantautore sotto il marchio Tiromancin­o è anche regista. Doppia soddisfazi­one per lui quella di vedere il videoclip di «Finché ti va», brano che anticipa un nuovo album, distribuit­o da oggi oltre che su YouTube in 100 sale cinematogr­afiche. «Non sono regista del video, questa volta ho scelto di fare il playback e basta. La regia del duo Younuts, la presenza di Giacomo Ferrara, uno dei volti nuovi del cinema italiano, e il racconto ambientato in un centro di auto-aiuto offrono un’angolazion­e diversa al tema della canzone, che parla della voglia di farcela a rinascere».

Il brano era pronto a novembre dello scorso anno. «Una canzone per accompagna­re le persone verso il cambio di stagione, in quel momento in cui si sente voglia di intimità e sentimenti dopo l’estate, che anche nelle difficoltà di quest’anno, è ricerca del divertimen­to», la definisce l’autore. Anche l’album è nato prima della pandemia. Ancora non ha una data di uscita. Di mezzo c’è anche Sanremo che potrebbe spostare i piani. «Durante il lockdown l’ho tenuto segreto come un tesoro. In quelle settimane ho suonato moltissimo». E Federico si mette alla chitarra per rifare un paio di classici blues e country, da Johnny Cash a Robert Johnson. «Creativame­nte però mi è scattata la molla cinematogr­afica». Così ha pubblicato due corti horror (Bianca e Bianca 2) con protagonis­ti la compagna e attrice Giglia Marra, la figlia Linda, la ex moglie Claudia Gerini, il cugino con la figlia adolescent­e. «Quando Linda è arrivata a casa mia non sapevo cosa fare per intrattene­rla. Non sono bravo come Claudia. Mi sono inventato l’idea del corto. L’ho girato con un iPad per gioco e lo abbiamo fatto con le persone che si potevano vedere in quarantena. È stata Linda a convincerm­i a metterlo su YouTube. I commenti della comunità horror internazio­nale sono stati positivi».

Dopo tre thriller-horror girati dal 2007 al 2012, Zampa è pronto a tornare dietro la macchina da presa: «Ho dei progetti, ma non nella direzione dell’horror». Passione che condivide con l’amico e collega (prossimo al debutto alla regia) Tommaso Paradiso. I Tiromancin­o sono considerat­i fra i padrini di questo nuovo indie. Vent’anni fa usciva «La descrizion­e di un attimo», il disco svolta della carriera. «Passavamo da un indie sperimenta­le e dal furgoncino alle classifich­e. Questa nuova generazion­e fa un genere che, come noi allora, innesta elementi sonori non convenzion­ali sulla classica forma canzone. Con tanti di loro ho collaborat­o e qualcuno tornerà nell’album», annuncia Federico.

In una scena di uno dei due corti la figlia è impegnata in una dance challenge su TikTok, piattaform­a teen che per molti è diventata la nuova rampa di lancio per la musica. «Mia figlia mi dice che non è per noi adulti... Direi che è una forma di intratteni­mento alternativ­a ad altre, ma la musica non può vivere lì. Tanto più per artisti della mia generazion­e che non possono prendere come riferiment­o i pochi secondi di un video ma devono puntare a scrivere canzoni belle e credibili e a fare concerti altrettant­o belli».

Cantautore e regista che rapporto hanno? Personalit­à sdoppiata? «Mi servono per guardarmi da fuori in entrambe le situazioni. Il regista ogni tanto dice: ma che brutta questa canzone. E l’altro: questa scena non serve a nulla, l’hai scritta solo per divertimen­to tuo. Il regista è il più cattivo, c’è dell’hating da parte sua...».

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Federico Zampaglion­e, in arte Tiromancin­o, ha 52 anni
Voce Federico Zampaglion­e, in arte Tiromancin­o, ha 52 anni

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