Tour, giallo per Roglic Il suo d.s. è espulso per intemperanze durante il test alla bici
Sembrava una tappa da buoni sentimenti e scarsi cambiamenti, ieri, la 18ª del Tour. E invece, in serata, lo spargimento di veleno. Merijn Zeeman, stratega in ammiraglia della maglia gialla Primoz Roglic, è stato espulso dalla corsa per «intimidazione e ingiurie» a un federale dopo la tappa-chiave di mercoledì, quella del Col de La Loze. Aggressione avvenuta mentre il giudice stava esaminando la bici (risultata in regola) alla ricerca di un eventuale motore nascosto.
L’espulsione aggiunta alla penalizzazione (tempo e punti) comminata ieri a Wout Van Aert per scia prolungata non giova all’immagine del team olandese. I buoni sentimenti erano stati evocati da Carapaz e Kwiatkowski (foto LaPresse) giunti a braccetto sul traguardo di La Roche-sur-Foron dopo una lunga fuga prima di gruppo poi di coppia. Quello di Richard & Mikal è una sorta di inchino della loro Ineos alla fine di un dominio durato sette stagioni. La corsa vera è stata quella alle loro spalle e non ha regalato grandi emozioni, con la maglia gialla Roglic (quasi) sempre protetta da tre gregari, con Pogacar (secondo a 57” in classifica) che ha tenuto botta anche sullo sterrato del Plateau des Glières come pure Miguel Ángel López che resta terzo a 1’27”. Oggi tappa movimentata, domani la cronometro (con finale in salita) della Planche des Belles Filles: il podio sembra scritto.