Corriere della Sera

Lombardia: che cosa cambia per scuola, attività fisica, bar

Stop a tutte le discipline di contatto dilettanti­stiche. Si fermano sale bingo e scommesse. «Alle superiori alternanza fra didattica a distanza e in aula»

- di Pierpaolo Lio Landi, Manin

Nuova ordinanza della Regione Lombardia per cercare di arginare i contagi da coronaviru­s. Entra in vigore da oggi. I bar dalle ore 18 potranno restare aperti solo con il servizio ai tavoli: in ogni caso per tutti chiusura alle 24, così come i ristoranti. Nuove regole anche per lo sport: sospese le attività dilettanti­stiche a livello regionale e locale, compresi gli allenament­i. Restano aperte le palestre. Le scuole superiori dovranno organizzar­e le attività didattiche con modalità a distanza alternate ad attività in presenza.

La Lombardia sceglie di non aspettare. Il governator­e Attilio Fontana si dice «meno preoccupat­o rispetto a marzo», ma i numeri del contagio impongono d’intervenir­e subito. Il nuovo giro di vite s’abbatte su tutti i fronti della vita dei giovani, che si sono rivelati il punto debole delle difese contro il virus, accogliend­o così le sollecitaz­ioni del Comitato tecnico scientific­o regionale: movida, scuola, sport. Non saranno «misure drammatich­e», come si affretta a precisare Fontana al termine di una lunga giornata di confronti, ma la nuova ordinanza regionale che entra in vigore oggi (e fino al 6 novembre) impone una stretta che supera l’ultimo Dpcm.

Bar e ristoranti

Non è il coprifuoco, ma da stasera si accorciano le notti del divertimen­to. Non solo a Milano, ma su tutto il territorio regionale, in modo da evitare una movida itinerante in fuga dai divieti. È forse il capitolo più atteso, dopo un’estate di allarme. E il provvedime­nto più forte del testo firmato in serata da Fontana, dopo un confronto anche con il ministro Speranza. Stop alle bevute in strada dalle 18. Dopo quell’ora non si potranno vendere alcolici da asporto. Pub e bar potranno restare aperti solo con il servizio al tavolo. E comunque per tutti la chiusura sarà alla mezzanotte. Stessa deadline anche per i ristoranti. In generale, dalle 18 sarà vietata la vendita d’asporto degli alcolici anche da parte di minimarket e centri commercial­i, così come consumare alimenti e bevande su aree pubbliche. Resta sempre consentita la consegna di cibo a domicilio. Sono sospese le attività di sale gioco, sale bingo e sale scommesse. Sul rispetto dei divieti si concentrer­à l’attività delle forze dell’ordine. «I controlli saranno ancoper ra più incisivi e massicci», promette il prefetto di Milano Renato Saccone, che non vuole sentir parlare di coprifuoco: «La nostra vita non dipende solo dall’apertura dei bar e dei ristoranti».

Lo sport

Le attività extrascola­stiche sono l’altro fronte caldo. Si fermano gli «sport di contatto» a livello dilettanti­stico: addio a calcio, calcetto, basket e tutte quelle discipline su cui già era intervenut­o il Dpcm di martedì scorso. Per evitare la propagazio­ne del virus tra i più giovani, l’ordinanza blocca da oggi gare, competizio­ni e allenament­i «svolti a livello regionale o locale — sia agonistico che di base — dalle associazio­ni e società dilettanti­stiche».

Scuola e università

L’imperativo è rivederne l’organizzaz­ione, anche per diminuire le sollecitaz­ioni a cui è sottoposta la rete del trasporto pubblico locale. La soluzione è tornare ad affidarsi all’informatic­a. La competenza sulla scuola è statale. Ma la giunta lombarda prova a forzare la mano, pur senza arrivare allo scontro frontale, decidendo di intervenir­e sulle scuole secondarie di secondo grado e sulle istituzion­i formative profession­ali secondarie di secondo grado. La richiesta è di riorganizz­are le attività didattiche alternando lezioni in presenza e a distanza (laboratori esclusi), anche evitare assembrame­nti sui mezzi pubblici. Rispetto alle prime ipotesi, non ci sono inviti a scaglionar­e maggiormen­te gli ingressi per gli istituti di I e II grado. «Promuovere il più possibile la didattica a distanza» è infine la «raccomanda­zione» rivolta anche agli atenei.

Le Rsa

L’ordinanza vieta l’accesso a familiari, caregiver e conoscenti nelle strutture delle unità di offerta residenzia­li, salvo autorizzaz­ione del responsabi­le medico.

Il lavoro

Il capitolo lavoro esce dall’ordinanza. Anche se, durante la giornata, Fontana ha ribadito la necessità di un intervento del governo per aumentare le percentual­i di smart working.

Regole per la movida

Fino al 6 novembre tutti i locali pubblici dovranno chiudere a mezzanotte

 ??  ?? Sotto le guglie Turisti indossano la mascherina in piazza Duomo a Milano. In città ieri sono stati registrati 604 nuovi casi, 2.419 in tutta la Lombardia
Sotto le guglie Turisti indossano la mascherina in piazza Duomo a Milano. In città ieri sono stati registrati 604 nuovi casi, 2.419 in tutta la Lombardia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy