Corriere della Sera

L’ansia Juve e due sfide che sembrano già due finali

- Di Mario Sconcerti

Io sto con la Juventus perché a stare con la Juve non si sbaglia mai molto, ma le ultime parole di Andrea Agnelli sono parole nervose. «Il mondo non vede l’ora di colpirci» è un’esagerazio­ne poco sopportabi­le dopo 9 scudetti di fila e poche ore dopo che ti è stato dato un 3-0 a tavolino. Il mondo è per metà già juventino, è utile anche alla Juve che l’altra metà non lo sia, il pensiero unico non è mai un buon affare commercial­e. Credo che Agnelli avverta la delicatezz­a del momento. È la prima volta da 10 anni che la Juve non arriva all’autunno già squadra. Questo rende più debole l’abitudine a vincere. Ma oggi è un buongiorno perché quattro dei suoi avversari giocano uno contro l’altro. È stato un derby colpito dal virus, ma l’Inter resta più forte del Milan. Il centrocamp­o con Vidal-Brozovic-Barella è anche quello più adatto alla partita e potrà essere adattato al risultato dopo un’ora di gioco. Nell’Inter Vidal sembra placato, da incursore a giocatore puramente tattico, oggi probabilme­nte marcherà Calhanoglu, il migliore del Milan a parte Ibra. Brozovic resta il miglior regista dell’Inter anche se ha un po’ stancato la squadra con i suoi atteggiame­nti in campo e fuori. Barella sa fare troppe cose, deve scegliere meglio cosa. I suoi movimenti rassicuran­o tutti ma creano anche disordine. Più che una partita sarà una finale. Se l’Inter è quella che sembra non può che andare oltre il Milan. Ma se il Milan continua a crescere nella sua agilità piena di classe, allora può fare tutto, anche prendere il posto dell’Inter. Determinan­ti saranno Lautaro e Calhanoglu, Ibra e Lukaku lo sono in modo automatico nel bene e nel male. Ma l’Inter ha più cambi, può rivoltare la partite in quattro-cinque dimensioni diverse. Da lontano per esempio si può sentire il rumore del carro di Eriksen, l’ideale per chiudere le partite importanti. NapoliAtal­anta è un’altra finale. Per la classifica e l’autocertif­icazione. Gattuso ha pensieri semplici ma cerca sempre il calcio. E sa adattarsi ai momenti della partita. L’Atalanta meno, va sul suo già scritto. Questo può decidere.

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