Lite CR7-Spadafora «Bugie su di me» «Fa l’arrogante»
Dandosi dei bugiardi, reciprocamente, il ministro dello Sport (Vincenzo Spadafora) e lo sportivo (Cristiano Ronaldo) hanno continuato a sfidarsi ieri, ovviamente a distanza (sociale). «Sto rispettando il protocollo e non l’ho infranto, come ha detto un signore di cui non faccio il nome, è una bugia», ha argomentato CR7, in portoghese, scegliendo una diretta Instagram. Risposta del ministro, tanto per non scaldare gli animi: «La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza a essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire». Sullo sfondo, per la Juve, ci sarebbe pure la trasferta di Crotone, stasera alle 20.45 (con partenza in giornata): ma, appunto, il duello da prime time, anche ieri era un altro. Del resto, l’aria che tira è quella soffiata dalle parole di Andrea Agnelli, giovedì dopo l’assemblea: «La sensazione è che il mondo attorno aspetti due nostre sconfitte».
La pensano un po’ così pure quelli dentro la bolla del training center, dai giocatori ai dirigenti: tutti non vedono l’ora di vederci perdere. Un clima che, solitamente, cementa i bianconeri.
Gli occhi, e le orecchie, erano però tutte per l’uomo da 240 milioni di follower, che ha ricapitolato la sua versione, parlando dalla villa sulle colline torinesi: «Sono rientrato dal Portogallo perché io e la mia squadra ci siamo assicurati di rispettare tutte le procedure — ha detto Ronaldo — e sono tornato in Italia in aeroambulanza. Non ho avuto contatti con nessuno, neanche a Torino». E ancora: «La mia famiglia è su un altro piano della casa, non possiamo avere contatti. Sono sempre in casa, ora sto prendendo il sole, anche per far passare la giornata». Prima, scegliendo l’inglese, aveva rassicurato i suoi fedeli sparsi per il pianeta: «Sto bene, sono asintomatico e vi ringrazio per i tanti messaggi di supporto. Spero di tornare presto ad allenarmi e a giocare».
Spadafora non ha preso benissimo l’arringa: «Più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio». Poi, prima di una promessa — «non ho intenzione di proseguire all’infinito su questo tema» — ha confermato le accuse del giorno prima: «Relativamente all’abbandono dell’hotel di alcuni giocatori della Juve, basandomi tra l’altro sulle comunicazioni della società alla Asl di Torino». Fine: «Non interverrò più sul tema e rinnovo gli auguri di pronta guarigione a tutti i positivi». Quelli che la Juve non avrà in Calabria — oltre a Ronaldo, McKennie — dovendo fare i conti anche con le fatiche di chi, non più giovanissimo, ha giocato con le Nazionali. Tant’è che potrebbe avere un pit-stop Chiellini (chance per Demiral), mentre davanti è probabile l’esordio di Chiesa: con Kulusevski e Morata non dovrà far rimpiangere CR7, lasciandolo a sole e Instagram.
Il portoghese prima si mostra mentre prende il sole poi ritorna sul caso del protocollo