Corriere della Sera

Partite di calcio e amichetti a casa Cosa possono fare bimbi e ragazzi

Dalle lezioni a distanza ai corsi del pomeriggio e il tempo libero Ecco come cambia la vita dei più giovani dopo la stretta della Lombardia

- di Stefano Landi

La seconda ondata che nell’ultima settimana sta colpendo la provincia di Milano, ha convinto il governator­e Attilio Fontana, dopo una serie di incontri con i sindaci, a varare la (prima) stretta per contenere l’impennata di contagi, da ieri diventata particolar­mente pesante anche come impatto sulle terapie intensive degli ospedali. Il provvedime­nto, firmato a tarda sera venerdì, sarà in vigore fino al 6 novembre. Una misura che nasce per arginare i tre fronti aperti che nelle ultime settimane hanno moltiplica­to i contagi. A partire dal freno a mano tirato sulla movida, in particolar­e quella sregolata lungo le strade che genera assembrame­nti. Il secondo, degli sport da contatto, che a livello amatoriale ha generato una catena di contagio arrivata poi all’interno delle case. E quello delle scuole dei più grandi. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

1 Con la nuova ordinanza si può ancora fare l’aperitivo a Milano?

Dalle 18 non si potrà più far l’aperitivo in piedi nei bar. I locali sono obbligati a servire consumazio­ni solo a chi è seduto ai tavoli. Questo significa sostanzial­mente che i tanti locali della città vengono gestiti al pari dei ristoranti. Il ragionamen­to della Regione è quello di considerar­e «sicuri» i posti ai tavoli, perché possono essere distanziat­i e meglio controllat­i. Quindi i bar vengono trattati come ristoranti? Sì e dovranno chiudere entro le 24. Misura che si applica anche a pub, gelaterie, pasticceri­e, pizzerie e chioschi. È vietata anche la vendita da asporto di qualsiasi bevanda alcolica dopo le 18. E i ragazzi che comprano da bere al supermerca­to? La vendita sarà vietata per frenare uno dei fenomeni più diffusi tra i giovani, di acquistare alcolici al market da consumare (assembrati) in strada. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

2 È permesso portare i bambini ai giardini o a incontrare gli amici?

Sì, gli spazi aperti restano a disposizio­ne dei bambini. Però tornano in mente i giorni complessi di primavera, quando alcuni sindaci decisero di chiudere anche i parchi, per evitare gli assembrame­nti di bambini, ma anche di genitori intorno alle aree giochi. L’ordinanza per ora non interviene in questo senso? No, ma resta salvo il principio di vietare assembrame­n-ti. Con l’arrivo della stagione invernale però si potranno invitare gli amici dei figli a giocare a casa? Ecco un altro tema sottile da leggere tra le righe del Dpcm: la regola di vietare l’incontro di più di sei persone non conviventi vale anche come regola generale per i bambini. Ma allora posso iscriverlo ad attività culturali o sociali? Sì, i corsi restano aperti, tranne quelli suscettibi­li di contatto. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

3 Posso portare mio figlio a giocare al campetto? E al corso in piscina?

La Regione Lombardia, colpita dall’aumento dei contagi tra i giovani, ha scelto di dare una stretta agli sport di contatto. Già l’ultimo Dpcm del governo di fatto sospendeva molte attività sportive. Quindi non si potrà più giocare a calcetto con gli amici? No, né a 11, né a 5 o a 7. Stop anche al basket, alla pallavolo, alla pallamano, all’hockey o al pugilato. Tutte le attività svolte senza presidi organizzat­ivi. La Lombardia ha aggiunto ai divieti anche tutti gli sport di contatto dilettanti­stici, sia a livello di gare ufficiali che di allenament­i. Ovviamente entro i confini regionali. Restano salvi gli sport individual­i come nuoto, tennis e ovviamente il jogging. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

4 Come cambia la scuola? Alle superiori i ragazzi resteranno in classe?

Sì, si resta in classe soprattutt­o nelle fasce di età più giovani. Nidi, asili, elementari, medie. E nelle scuole secondarie di secondo grado? Qui la Regione, anche per alleggerir­e il carico di traffico sui mezzi di trasporto pubblico in queste prime settimane dell’anno scolastico, chiede agli istituti di organizzar­e le attività in modalità alternata tra distanza e presenza, con l’eccezione delle attività di laboratori­o. E all’università? Senza ancora nessun divieto mirato, anche agli atenei si chiede di incentivar­e la didattica a distanza. E cosa succede nelle cosiddette attività dopo scuola? Per ora restano, ovviamente fatta salva la regola di evitare quelle di contatto. E le attività delle sale giochi? Da ieri sospese, come le sale bingo e l’uso delle slot machine negli esercizi pubblici. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

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(Instagram @dr.samercheai­b) Il neonato Il bimbo appena nato tira via la mascherina al ginecologo Samer Cheaib
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