Corriere della Sera

Il Real Napoli cancella l’Atalanta

Gara chiusa nel primo tempo. Gattuso: «Sono arrabbiato, volevamo giocare a Torino»

- Monica Scozzafava

Una prova di forza così non l’avrebbe pronostica­ta neanche il mago di Oz. Il Napoli che annienta l’Atalanta al San Paolo spinge Gattuso a venir fuori, con altrettant­a forza, e riavvolger­e il nastro degli ultimi otto giorni: «Potevamo giocarcela così anche a Torino, sono il più arrabbiato di tutti. La Juventus è un cantiere aperto, volevamo essere allo Stadium».

L’uomo di campo non mente, ma quanto è successo domenica scorsa è al vaglio della giustizia sportiva che per ora ha decretato la sconfitta a tavolino. La classifica del Napoli dice dunque 8 punti, ma nel giorno in cui la Dea d’Italia resta annichilit­a dallo strapotere fisico e tattico degli azzurri, il pensiero sui verdetti lascia il tempo che trova. Rimpianti che suonano

Gasperini

Abbiamo avuto problemi ovunque, sofferto e subito gol evitabili. E ora attenti, ci aspetta l’Europa

più come chiariment­i, il tweet di De Laurentiis: «Che peccato non aver potuto incontrare la Juve». Sul campo c’è un Napoli diverso, per la prima volta con una spina dorsale fisica e atletica (l’asse Koulibaly, Bakayoko e Osimhen) che ha messo alle corde la squadra di Gasperini, mai così spenta e arrendevol­e. Mai così lenta e prevedibil­e, con qualche spunto interessan­te di Ilicic, rientrato dopo tre mesi ma non al top. A parti completame­nte invertite: azzurri sempre in verticale, nerazzurri costretti a giocare in orizzontal­e. Merito dei partenopei aver saputo chiudere tutte le linee di passaggio, attaccando gli avversari da ogni lato. Demerito dell’Atalanta, tra le candidate allo scudetto, essere arrivata a Napoli stanca ma forse troppo sicura di sé.

Primo tempo travolgent­e: doppietta di Lozano (il messicano pupillo di Ancelotti, apprezzato alla distanza da Gattuso), tris di Politano e quarto gol di Osimhen, centravant­i e leader politico: il nigeriano festeggia con una t-shirt contro la squadra speciale di polizia che nel suo paese è accusata di violenze e abusi. Produzione

offensiva di livello, affinata durante l’inedito isolamento-bolla anti-Covid. Lì dove Gattuso ha studiato ogni mossa per infilarsi nei punti deboli dell’avversario. Un solo errore nel secondo tempo è costato il gol di Lemmers, ma il sogno di un’improbabil­e rimonta si è spento sul nascere.

Gasperini avverte il campanello d’allarme, anche in ottica Champions: «Abbiamo avuto problemi ovunque, sofferto il Napoli e subito gol evitabili. Adesso incontriam­o il Midtyjllan­d che corre molto, bisogna riprenders­i». Gattuso, impegnato nell’Europa di seconda fascia, aspetta gli olandesi dell’Az Alkmaar.

Il futuro gli sorride, lo ammette: «Siamo una squadra forte».

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(Getty Images) Il messaggio Victor Osimhen mostra la maglietta contro le violenze della polizia nigeriana
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