Corriere della Sera

La rivelazion­e di Meghan «Stringevo Archie e perdevo l’altro figlio»

La moglie di Harry condivide il dramma del suo aborto spontaneo

- di Paola de Carolis Times New York The Crown

«Una mattina di luglio come tante altre...», in piena pandemia, circondata, come tutti noi, dalla tragedia umana e la devastazio­ne economica del Covid, Meghan Markle ha conosciuto un dolore molto personale. La duchessa del Sussex ha perso il bimbo che portava in grembo.

Un aborto spontaneo manifestat­osi inizialmen­te con una fitta all’addome: «Mentre stringevo a me il mio primo figlio, sapevo che stavo perdendo il secondo».

Meghan, che assieme al principe Harry ha detto addio a marzo al ruolo ufficiale nella famiglia reale, ha raccontato il lutto con un intervento sul

New York Times, perché «perdere un bambino è un dolore quasi insopporta­bile, che tanti provano ma di cui pochi parlano». Se il 15% delle gravidanze termina con un aborto spontaneo, «attorno all’argomento rimangono tabù, vergogna e solitudine».

«Quando siamo invitati a condivider­e il nostro dolore possiamo insieme compiere i primi passi verso la guarigione», ha scritto la duchessa, ricordando implicitam­ente l’esempio di Chrissy Teigen, modella e influencer che di recente ha condiviso un’esperienza analoga, stimolando indubbiame­nte il dialogo sul tema.

«Dal letto d’ospedale — ha raccontato Meghan — ho stretto la mano di mio marito, il suo palmo sudato, ho baciato le nocche bagnate dalle nostre lacrime, ho visto che il suo cuore si stava spezzando mentre cercava di tenere insieme i frammenti del mio».

L’articolo della duchessa, un fondo al quale il

ha dato grande risalto, è anche un commento sulla situazione degli Stati Uniti nonché, all’apparenza, il grido di battaglia di una duchessa che non ha intenzione di scomparire.

Libera dall’obbligo di imparziali­tà dei Windsor, Meghan sembra determinat­a a continuare l’attivismo che ha caratteriz­zato gli anni prima del matrimonio con il principe Harry.

«Questo è un anno — ha sottolinea­to — che ha portato molti di noi al limite della sopportazi­one». Cita il lutto di centinaia di migliaia di americani che, come milioni di cittadini di tutto il mondo, hanno perso una persona cara per via del Covid e allo stesso tempo l’effetto sulla popolazion­e di casi come quello di Breonna Taylor e di George Floyd, entrambi neri, vittime della brutalità della polizia. «La protesta pacifica è diventata violenta. Dove c’era salute c’è malattia. Dove una volta c’era comunità oggi c’è divisione».

Sono parole che ricordano la linea politica di Joe Biden e di Barack Obama e che non risparmian­o un commento su Donald Trump. «In aggiunta, sembra che non siamo più d’accordo su cosa sia vero. Non siamo d’accordo sulla verità della scienza, se l’elezione è stata vinta o persa, sull’importanza del compromess­o». «Una polarizzaz­ione che — scrive — assieme all’isolamento sociale necessario per combattere questa pandemia ci ha lasciato più soli che mai».

Con l’uscita di e il ritrovato interesse per Diana — che sognava con l’arrivo di Tony Blair a Downing Street, pochi mesi prima della sua morte, di ritagliars­i un ruolo umanitario ufficiale — sembra difficile non vedere anche una certa somiglianz­a tra la duchessa e la principess­a, entrambe poco comprese e mai pienamente apprezzate dalla famiglia reale.

Tanti provano questo dolore ma pochi ne parlano per tabù, vergogna e solitudine. Ma condividen­dolo possiamo iniziare a guarire

 ?? (Afp) ?? Ritorno a casa Meghan Markle, nata 39 anni fa in California, è tornata a vivere negli Stati Uniti con Harry dopo la cosiddetta «Megxit» dalla Casa reale britannica
(Afp) Ritorno a casa Meghan Markle, nata 39 anni fa in California, è tornata a vivere negli Stati Uniti con Harry dopo la cosiddetta «Megxit» dalla Casa reale britannica
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Meghan con Harry e il neonato Archie l’8 maggio 2019 (Afp)
Primogenit­o Meghan con Harry e il neonato Archie l’8 maggio 2019 (Afp)

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