Altri due femminicidi in un giorno Mattarella: «Emergenza pubblica»
Conte: i figli di Marianna Manduca saranno risarciti, lo Stato deve riconoscere i propri errori
«La violenza contro le donne è ancora un’emergenza pubblica, specchio di una società in cui il rispetto per la figura femminile non fa parte dell’agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali», ha detto ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne «che non si esprime solo con l’aggressione fisica, ma include vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, violenza sessuale, persecuzioni e può sfociare nel femminicidio». Con un unico denominatore: «L’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità. Spezzare la catena della violenza contro le donne significa contrastare ogni forma di sopraffazione. In una società democratica le donne non devono avere più paura né in casa, né sul lavoro».
Anche Papa Francesco è intervenuto su Twitter: «Troppo spesso le donne sono offese, maltrattate, violentate, indotte a prostituirsi. Se vogliamo un mondo migliore, che sia casa di pace e non cortile di guerra, dobbiamo fare molto di più per la dignità di ogni donna».
Da Palazzo Chigi illuminato
rosso, il premier Giuseppe Conte ricorda: «Un anno fa abbiamo approvato il Codice Rosso, eppure per quanto continui a dare i suoi frutti non può bastare una legge: servono processi culturali che richiedono tempo e dobbiamo lavorare tutti insieme». E annuncia che lo Stato risarcirà i tre figli di Marianna Manduca, uccisa dal marito nel 2007, a 37 anni, benché lo
denunciato 12 volte. Dopo aver concesso loro un risarcimento di 250 mila euro, Palazzo Chigi ne aveva chiesto la restituzione. «Lo Stato deve saper riconoscere i propri errori», ammette Conte. «Perciò sottoscriverà un accordo che consentirà loro non solo di poter conservare quella somma, ma gli riconoscerà anche una cospicua cifra a titolo di danno non patrimoniale».
La presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati sceglie tre parole: «Discriminazione, solitudine e dolore. Ma sono i numeri a restituirci l’immagine più tragica ed eloquente: nel 2019 le vittime di femminicidio nel nostro Paedi
Casellati: «Mattanza inaccettabile» Papa Francesco: «Dobbiamo fare di più»