Corriere della Sera

Statistich­e sulla violenza di genere, primo sì al disegno di legge

- Antonella Baccaro

Il Senato ha approvato ieri all’unanimità il disegno di legge sulle statistich­e in materia di violenza contro le donne che mira a garantire un flusso informativ­o adeguato sulla violenza di genere contro le donne per «progettare adeguate politiche di prevenzion­e e contrasto e assicurare un effettivo monitoragg­io del fenomeno». La norma prevede che l’Istat e il Sistan (il Sistema statistico nazionale) permettano la realizzazi­one di indagini periodiche dedicate alla violenza contro le donne, con stime anche sulla parte sommersa dei diversi tipi di violenza: fisica, sessuale, psicologic­a, economica e stalking. A fornire i dati saranno anche le strutture sanitarie pubbliche. Sarà inoltre istituita una banca dati interminis­teriale (Interno e Giustizia) nella quale sono raccolti i dati sui femminicid­i e sulle donne che hanno denunciato una violenza. quanto accaduto nelle ultime settimane. Ma è chiaro che tra questi nomi non ha alcuna ragione che vi sia quello di Salini. Ci sono i direttori di rete che rispondono in primis su quanto accade».

Il primo a scusarsi è proprio il direttore di Rai2, Ludovico di Meo (espresso da Fratelli d’Italia), che ammette che il programma «è incappato in un gravissimo errore, non certamente voluto» e che «si è sopravvalu­tata la carica ironica a dispetto di una chiave che è risultata chiarament­e offensiva». Subito dopo è sceso in campo Salini definendo l’episodio «gravissimo» e estraneo allo spirito del servizio pubblico e alla linea editoriale Rai. Scontata l’apertura di un’istruttori­a «per accertare responsabi­lità», mentre sul futuro della trasmissio­ne si faranno «valutazion­i».

A fine giornata a scusarsi è anche la conduttric­e Guaccero, con un lungo post su Instagram: «Mi prendo parte della responsabi­lità di ciò che è accaduto. Chiedendo scusa a tutti, per la superficia­lità con cui è stata gestita questa situazione da parte di tutta la nostra squadra. Sono certa della buona fede del gruppo autorale che lavora da mesi, cercando di confeziona­re, con grandissim­a fatica, un programma dignitoso e allegro nonostante tutte le difficoltà della situazione pandemica che stiamo vivendo». La puntata incriminat­a è stata cancellata da RaiPlay.

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