Yara, i genitori dieci anni dopo «Era generosa: ricordatela così»
Bergamo, l’associazione a lei dedicata. «Aiutiamo i giovani come nostra figlia»
«Vorremmo semplicemente che nostra figlia venisse ricordata per quello che era e sarebbe stata sempre capace di dare agli altri, per le sue passioni e le sue abilità, non per ciò che le è successo». Le parole scorrono via limpide dalla voce dei genitori di Yara Gambirasio. Collegati in video su Zoom insieme agli altri volontari dell’associazione La Passione di Yara, Fulvio e Maura Gambirasio raccontano al Corriere ciò che nel ricordo della figlia, scomparsa esattamente dieci anni fa, sono stati capaci di fare.
Lo fanno col sorriso, nonostante il dolore, lo stesso sorriso di Yara. Crescono ogni giorno con cura e passione anche la nuova pianta nata cinque anni fa: un’associazione che aiuta i giovani a coltivare i propri talenti. Già 86 di loro sono stati sostenuti nella provincia di Bergamo, ma anche in altre zone della Lombardia e d’Italia; ragazzi e ragazze che non hanno possibilità economiche o familiari per esercitare le loro passioni, dalla musica allo sport, dalla danza all’arte.
«Yara era appassionata in tutto — racconta ancora mamma Maura — dalla ritmica alle amicizie, dalla scuola alla voglia di stare con gli altri. La palestra e la scuola erano famiglie per lei e l’associazione è nata per dimostrare ai giovani che, stimolando la passione con impegno e semplicità, si possono raggiungere risultati importanti, anche nella scuola. E poi nella vita». L’associazione non fa assistenzialismo, ma opera in modo innovativo, con progetti strutturati nel tempo. «In pochi anni abbiamo erogato quasi 100.000 euro. Ci finanziamo con piccole donazioni di amici e sostenitori — spiega Maura —, spesso anonimi. Facciamo eventi, ci affidiamo al cuore delle persone normali, ma abbiamo anche l’appoggio di enti più grandi».
I risultati parlano da soli, storie di giovani che grazie a La Passione di Yara hanno trovato la loro strada e magari anche un lavoro: una ragazza immigrata dall’America Latina ha coltivato la sua attitudine per la musica ed è diventata concertista; un altro ragazzo che veniva bullizzato perché amava la danza adesso se la vive con libertà e gioia. L’associazione vive di volontari, una grande famiglia stretta intorno a Maura e Fulvio. «È proprio una famiglia, allegra e sorridente: i volontari crescono ogni anno, a me piacerebbe essere una piovra, per poterli abbracciare tutti» racconta Fulvio ridendo. La Passione di Yara è nata grazie ad un gruppo di genitori di compagni di scuola della ragazza che insieme ai loro figli e a Suor Carla Ravelli, la direttrice della Scuola frequentata Yara, ha dialogato con Fulvio e Maura e ideato l’associazione. «Hanno capito — racconta ancora Fulvio — che non volevamo esasperare un fatto drammatico, ma trasformarlo in qualcosa di positivo per gli altri. Non vogliamo coltivare campioni o leader, ma sostenere le passioni».