Corriere della Sera

Lotito tre ore in Procura, è guerra di perizie

Il n.1 della Lazio non è indagato: al centro dell’inchiesta 18 discordanz­e sui tamponi

- Stefano Agresti

È arrivato in Procura ad Avellino alle due del pomeriggio e ci è rimasto più di tre ore. Davanti a Lotito c’erano il procurator­e aggiunto Vincenzo D’Onofrio, titolare dell’inchiesta sul centro Futura Diagnostic­a del capoluogo irpino, e i tre pm che indagano sui tamponi effettuati dal laboratori­o per conto della Lazio, Teresa Venezia, Vincenzo Toscano e Luigi Iglio. Il presidente del club è stato ascoltato come persona informata dei fatti. Gli è stato chiesto tutto quello che riguardava i suoi rapporti con il laboratori­o nel tentativo di chiarire meccanismi, situazioni, motivi della scelta. Secondo fonti vicine a Lotito, non è stato toccato alcun argomento che possa comportare eventuali responsabi­lità personali oppure della società. «Del resto la Lazio ha fermato ogni calciatore risultato positivo», ha detto Gian Michele Gentile, legale del presidente.

L’unico indagato, per il momento, è Massimilia­no Taccone, presidente del cda di Futura Diagnostic­a, nei confronti del quale si ipotizzano i reasecondo ti di falso, frode in pubbliche forniture e epidemia colposa. Lotito è stato convocato in seguito alla consegna dei nuovi esami sui tamponi della Lazio, che sono stati riprocessa­ti dalla virologa Maria Landi, incaricata dalla Procura. La perizia ha riguardato 95 tamponi eseguiti su calciatori, familiari e membri dello staff il 6 novembre, a due giorni dalla partita con la Juve. Gli esiti sono stati discordant­i in ben 18 casi, che secondo il laboratori­o di Avellino sarebbero stati negativi mentre la perizia ha rilevato essere positivi.

Si va verso una vera e propria guerra di perizie. Il legale di Futura Diagnostic­a, Innocenzo Massaro, in mattinata ha consegnato in Procura una memoria della consulente del laboratori­o, Marilina Scalone, la quale la difformità sarebbe dovuta al tempo trascorso tra il prelievo e il secondo esame (4 giorni anziché 3), alla conservazi­one dei tamponi e soprattutt­o ai cicli di amplificaz­ione. L’avvocato di Lotito è convinto che manchi chiarezza: «È una materia nuova: la scienza non è preparata, i laboratori non sono preparati. Così, se Immobile un giorno fa tre tamponi, a due risulta positivo e a uno negativo». Per questo, secondo lui, mentre il Campus Biomedico di Roma il 6 novembre ha rilevato la contagiosi­tà del centravant­i, di Leiva e di Stakosha, ad Avellino i tre risultavan­o negativi. E al riesame della perita della Procura solo il portiere era positivo.

 ?? (Ansa) ?? Ascoltato Claudio Lotito, presidente della Lazio, è stato ascoltato come persona informata dei fatti sul caso tamponi
(Ansa) Ascoltato Claudio Lotito, presidente della Lazio, è stato ascoltato come persona informata dei fatti sul caso tamponi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy