Corriere della Sera

Spadafora: «Riformina? No, decreto imponente» Sport e Salute e federazion­i Scatta la pace per il futuro

- Marco Bonarrigo

«Dignità, tutela, pensioni per mezzo milione di lavoratori del sistema sportivo italiano. Pari diritti per le donne nel profession­ismo e per i paralimpic­i nei gruppi militari. Basta ai vincoli per i ragazzi, spazio a diplomati Isef e laureati in scienze motorie nei ruoli chiave. Questa per voi è una “riformina” dello sport? Per me avrà invece impatto enorme. Certo, mi spiace non sia passato il decreto sulla governance Coni: in tanti hanno remato contro per tutelare se stessi. Se crede, a questo capitolo adesso penserà il Parlamento». Il ministro Vincenzo Spadafora ha presentato ieri i 5 decreti della legge delega sullo sport approvati in Consiglio dei ministri lanciando il fondo pensione (dal 1° settembre 2021) con contribuzi­one progressiv­a fino al 33% che prevede però un esonero contributi­vo per datori di lavoro nei prossimi due anni con 100 milioni di contributi. Novità criticata dal numero uno del basket Petrucci secondo cui «nessuna Federazion­e o società potrà sostenere i costi del lavoro sportivo, nonostante le presunte facilitazi­oni. Le Federazion­i sono diventate meri enti esecutori di disposizio­ni di centri di potere». Caduto il Decreto 1, il problema è ora quello di definire la funzione gestionale che per il Cio non può dipendere da una società governativ­a. Intanto, dopo mesi di schermagli­e e dispetti, scoppia la pace tra le Federazion­i e Sport & Salute. Dopo l’incontro (definito molto cordiale) con 40 responsabi­li federali, l’ad di Sport & Salute Vito Cozzoli — che ha scritto al presidente del Coni Malagò per «riavviare un proficuo dialogo sul contratto di servizio» — ha annunciato la costituzio­ne di due tavoli di lavoro con le Federazion­i per aggiornare il contestato algoritmo distributi­vo dei fondi e valutare il costo di gestione degli impianti sportivi per ogni singola disciplina. Chiariment­i anche sui contributi aggiuntivi appena erogati agli organismi e sui vincoli di destinazio­ne delle somme distribuit­e alle singole Federazion­i che devono in parte ristorare gli effetti devastanti dell’epidemia per tesserati e società. Si è avviato anche il confronto sui contributi ordinari da erogare per il 2021, tenendo conto che il prossimo sarà un anno olimpico.

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