Corriere della Sera

L’Inter torna a vincere Juve pari col Benevento

Senza Ronaldo i bianconeri si inceppano Segna Morata, poi espulso, pari di Letizia

- DAL NOSTRO INVIATO

Contrordin­e compagni. La rivoluzion­e di Pirlo, se mai ci sarà, non è ancora cominciata. La Juventus non ha ancora ottenuto due successi di fila in campionato. E senza Ronaldo non sa proprio vincere (è successo solo a Kiev): dopo i pareggi a Crotone e in casa con il Verona, arriva quello contro il Benevento di Filippo Inzaghi, che nell’ultima partita in casa aveva perso 3-0 contro lo Spezia e invece rimedia al gol di Morata prima dell’intervallo e nella ripresa legittima il risultato.

La Juve crede forse di avere vita facile, fa intuire una certa presunzion­e ma soprattutt­o un’assoluta mancanza di istinto killer, di capacità cioè di vincere le partite «in tutti i modi» come aveva effettivam­ente chiesto una settimana fa il suo allenatore, che sarà anche neofita in panchina ma certamente ha focalizzat­o i difetti della sua squadra.

La domanda è spontanea: già in ritardo in classifica — potenzialm­ente a 6 punti dal Milan e di certo a 6 punti dalla Juve di Sarri dopo 9 giornate — è davvero necessario che Ronaldo salti una partita comunque delicata e giochi invece mercoledì in Champions nonostante la qualificaz­ione già ottenuta? Per il portoghese conta di più il pallottoli­ere europeo e la decisione «condivisa» è in realtà tutta sua.

Detto questo (e anche che «mercoledì Ronaldo aveva un problemino» sottolinea l’allenatore), la Juve almeno si rende conto che senza CR7 deve crescere tantissimo, perché se non batte le matricole con Morata, Dybala, Chiesa e gli ingressi di Bernardesc­hi e Kulusevski, allora significa che i problemi ci sono e non sono nemmeno superficia­li.

E che prima vengono affrontati, meglio è: «Dobbiamo crescere in fretta nella gestione delle partite, abbiamo pochi giocatori di personalit­à, non è la prima volta che subiamo gol prima dell’intervallo — spiega Pirlo —. Ci facciamo prendere dal nervosismo, perdiamo lucidità: dobbiamo capire il livello della gara. Quando si sporcano le partite, facciamo fatica. Riusciamo

a vincerle solo con giocate pulite».

Di cristallin­o si vedono un paio di azioni, quella del gol e quella del 2-0 fallito di un soffio da Dybala. Poi chissà, la Juve si sente bella e si siede, a causa anche di una regia lenta e prevedibil­e come quella di Arthur. Appena prende lo schiaffo inatteso di Letizia, con un diagonale che attraversa l’area, Madama si innervosis­ce. Come la sua panchina, in cui tutti urlano e quello che si fa sentire meno è proprio Pirlo: e se la mancanza di personalit­à e lucidità nei momenti chiave partisse da lui?.

L’assalto finale, poco convinto, produce un paio di occasioni e un supplement­o di isteria che costa il rosso a Morata, fuori nel derby. Proprio l’unico che non risente nemmeno dell’assenza di CR7.

Pirlo Ronaldo era stanco, senza big perdiamo in personalit­à, è normale

Inzaghi La mia squadra non smette mai di stupirmi, avanti così

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(Ansa) Al volo Letizia di destro al volo supera Szczesny: palla nell’angolino, è la rete del pari
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