L’elogio: Milan l’è un gran Milan
La presidente della Commissione europea apre l’anno della Bocconi: «Città resiliente e bellissima»
Ursula von der Leyen per l’inaugurazione dell’anno accademico alla Bocconi: «Con le riforme giuste, l’Italia ce la farà» E poi cita: «Milan l’è un gran Milan».
«È giunto il momento per l’Italia di riprendere le redini del suo futuro e contribuire alla ripresa collettiva dell’Europa». Per farlo ha bisogno di due cose: «La volontà di varare riforme e di adottare un approccio strategico agli investimenti». La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha aperto in videocollegamento l’anno accademico dell’Università Bocconi, ospitata dal presidente Mario Monti. L’ex premier ha anche letto un messaggio di auguri agli studenti della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il discorso di von der Leyen non era rivolto solo ai giovani universitari. Il messaggio forte e chiaro era per il governo, dopo che nei giorni scorsi sono trapelate preoccupazioni per il ritardo nell’elaborazione del piano nazionale di ripresa da presentare a Bruxelles per ottenere i fondi messi a disposizione da Next Generation Eu: 750 miliardi di cui 209 destinati al nostro Paese, primo beneficiario. «Stiamo prendendo in prestito denaro dalle generazioni future — ha ammonito —. Queste risorse dovrebbero essere quindi investite per loro, non solo per risanare la nostra economia». Ma soprattutto «Next Generation Eu porterà un’ondata senza precedenti di investimenti pubblici per l’economia italiana, però questo solo se l’Italia entra in gioco».
La presidente non lesina complimenti a Milano: «Così bella e così ferita, Milano è una capitale europea», «è la città della resilienza», «dell’arte e della moda» e «oggi della solidarietà», insomma «come dice la canzone, Milan l’è un gran Milan». Von der Leyen riconosce anche i punti di forza dell’Italia: «Questo è un Paese di innovatori», che nei secoli è stato capace di ripensare le tradizioni, l’artigianato, l’industria e «persino la cucina». «È grazie a questo spirito che l’Italia può vantare la seconda base industriale d’Europa — prosegue —. In tutto il mondo l’espressione Made in Italy è sinonimo di bellezza e qualità». Ma poi von der Leyen inchioda l’Italia alle proprie responsabilità: «Le riforme sono le basi per la ripresa. Solo con le giuste riforme l’Italia può garantire che Next Generation Eu risponda alle aspettative dei suoi cittadini». E per rafforzare il messaggio la presidente elenca le priorità: «Penso, ad esempio, a riforme volte ad accelerare il sistema giudiziario e la pubblica amministrazione, aspetto essenziale per attrarre investimenti e infondere fiducia al settore pubblico». «Ma ancora più importante — sottolinea von der Leyen — garantire ai giovani italiani l’opportunità di trovare un lavoro gratificante. Troppi laureati scelgono di lasciare il Paese perché non riescono a trovare il lavoro che meritano, mentre molti altri non dispongono delle competenze che il mercato richiede loro». La presidente riconosce che Milano e alcune città sono riuscite a invertire la fuga di cervelli creando «un ecosistema che premia il talento e attrae gli investimenti: è questa la via da seguire». Oltre alle riforme servono «investimenti strategici». E von der Leyen ribadisce che il 37% delle risorse va destinato alla transizione green e il 20% a quella digitale (reti veloci, big data, intelligenza artificiale, industria 4.0). Il metodo è noto: «Ciascuno Stato membro sarà responsabile del proprio piano di ripresa nazionale, ma è l’Europa a stabilire le priorità». Il quadro è delineato, ora sta al governo riempirlo. La conclusione di von der Leyen è un richiamo ai «leader visionari» che hanno voluto l’Ue. Nella delegazione tedesca che negoziò i Trattati di Roma c’era anche suo padre allora 27enne: «Era lì al Campidoglio», ha ricordato. «Next Generation Eu ci fa compiere un passo verso l’Unione sognata dai nostri fondatori». E se una trasformazione è in atto — ha osservato Monti — è per le misure decise dalla Commissione: «State trasformando la distruzione in costruzione».
La lettera di Merkel
Anche la cancelliera tedesca Merkel ha mandato un messaggio agli studenti